Venerdì, 03 maggio 2024 - ore 05.18

Picenengo dimenticato. Lettera dei cittadini al Sindaco Perri ed a quello entrante.

Pubblichiamo una lettere di alcuni cittadini di Picenengo, delusi dall’attuale amministrazione che si rivolgono anche al nuovo sindaco di Cremona che verrà.

| Scritto da Redazione
Picenengo dimenticato. Lettera dei cittadini al Sindaco Perri ed a quello entrante.

Abitiamo a Picenengo, quartiere della periferia spesso dimenticato, e più esattamente nella zona di via Collegio e via Luogo, dove esiste un agglomerato formato da una ventina di famiglie. Tutti i giorni, da qualche mese a questa parte, dobbiamo convivere con il cantiere adibito alla costruzione del 2° binario (per noi il 3° binario in quanto il 2° è già esistente) con notevoli disagi. Non possiamo stendere i panni perché i continui passaggi dei camion, delle ruspe e dei macchinari adibiti alla costruzione del binario causano nubi di polvere (in pratica a getto continuo); non possiamo, di conseguenza, aprire le finestre perché le case verrebbero invase non solo dalle polveri di terra e sabbia ma anche dai residui di calce che viene sparsa a quintali sulla massicciata, abbiamo una ridottissima possibilità di parcheggio nella via in quanto le decine e decine di camion e pulmini che usano via Luogo e via Collegio vengono spesso parcheggiati ai lati delle strade. Inoltre, per chi deve percorrere via Collegio spesso si trova sbarrata la strada dai camion, gru e macchinari (senza alcuna segnalazione) che ci costringono a effettuare una manovra pericolosa tutta in retromarcia, o attendere che il macchinario venga rimosso. Quando sul cantiere si aziona il rullo schiacciasassi usato per pressare la massicciata, le case tremano, i cristalli nelle vetrine tintinnano, mettendo a dura prova la staticità delle nostre case, sembra proprio di trovarsi nel bel mezzo di un terremoto, e qualcuno già lamenta la formazione di crepe nei muri. A chi dobbiamo rivolgerci per segnalare questi danni? Abbiamo dovuto sopportare per 15 giorni la chiusura del passaggio a livello di Picenengo, costringendoci, per andare a messa, all’oratorio, a fare la spesa all’Ipercoop e a recarsi al lavoro usando itinerari diversi, più lunghi in termini sia di percorrenza che di tempo. Poi saremo costretti a sopportare anche le barriere antirumore (un vero muro di Berlino), che se da una parte attutiscono il disagio, dall’altra ci fanno sentire come in un ghetto (in via Collegio addirittura queste barriere molto alte sorgeranno a non più di 5 metri di distanza dalle abitazioni). Ma non apriamo il capitolo di come viene curata via Collegio, strada senza luce, piena di voragini, strettissima in cui non ci passano due auto e unica via per chi viene dalla Cava (segnalata come indicazione anche sui navigatori) per dirigersi in zona Picenengo, via Sesto, zona industriale e artigianale, ipercoop ecc). Addirittura ci sono voci che vorrebbero la chiusura del passaggio a livello di via Picenengo, chiudendo di fatto un servizio alla cittadinanza sia in entrata che in uscita. Segnalo che 1 kmprima dal passaggio a livello di Picenengo è stato fatto un sottopasso (con tutti i crismi)  esclusivamente per uso agricolo per salvaguardare il legittimo diritto di passaggio dei (pochissimi) trattori, ma evidentemente il diritto ormai acquisito degli abitanti di Picenengo e di Cavatigozzi conta meno.Magari far azionare automaticamente le sbarre al passaggio dei treni, per ridurre i tempi di attesa, in quanto le sbarre vengono ancora azionate dalla stazione di Cremona alla partenza dei treni. Come è già stato chiesto dal Comitato di quartiere di Cava-Picenengo- S. Pedrengo, attendiamo che qualcuno degli amministratori, o dei candidati ad amministrare la nostra città, si facciano sentire e ci facciano visita per informarci di come intendono agire e soprattutto, visti i notevoli disagi che siamo chiamati a sopportare, di come intendono (l’Amministrazione di Cremona o le Ferrovie dello Stato) riqualificare ‘in modo compensativo’ la zona.

Seguono 16 firme (Picenengo Cremona)

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