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PIERO BORELLI, UNA PERSONALITA' INDIMENTICABILE | Sergio Ravelli

25 anni fa veniva a mancare una persona straordinaria che dedicò tutto se stesso alla sua città, Soresina, cadendo – si può ben dire – proprio sul campo: Piero Borelli.

| Scritto da Redazione
PIERO BORELLI, UNA PERSONALITA' INDIMENTICABILE  | Sergio Ravelli

PIERO BORELLI, UNA PERSONALITA' INDIMENTICABILE  | Sergio Ravelli

25 anni fa veniva a mancare una persona straordinaria che dedicò tutto se stesso alla sua città, Soresina, cadendo – si può ben dire – proprio sul campo: Piero Borelli.

Militante comunista e partigiano viene arrestato, torturato e condannato a morte proprio alla vigilia della Liberazione. Con i partigiani ormai alle porte della città, viene liberato con i compagni di prigionia mentre polizia, tedeschi e fascisti si danno alla fuga. A soli 21 anni viene eletto sindaco di Soresina ed è in quel frangente particolare il più giovane sindaco d’Italia, carica che ricoprirà ininterrottamente per ben 32 anni e mezzo. Protagonista della rinascita economica del suo Comune, intraprese  importanti iniziative nel campo dei servizi pubblici, delle strutture educative, culturali ed assistenziali, e le opere pubbliche realizzate sotto la sua amministrazione, una per tutte la creazione dell’ Osservatorio Astronomico, la “Specola” oggi a lui dedicata. Popolarissimo, ebbe tanti ammiratori ma anche tanti avversari in politica. Comunista “moderno” fondò una sua lista, “Unità per Soresina”, allorchè il PCI cremonese lo espulse dal proprio gruppo nel 1978, perchè Borelli venne considerato un “indisciplinato”, un ”ribelle”. A lui interessava di più la sua Soresina che non gli interessi del partito. Piero Borelli morì sul campo il 23 marzo 1995. Mentre parlava davanti ad un folto pubblico nella sala del Podestà in occasione delle celebrazioni dedicate al 50° anniversario della Resistenza Rievocando i momenti storici della resistenza soresinese, si sentì male, tra l’incredulità dei presenti. A un certo punto il suo discorso sfumò e si interruppe all’improvviso, ”Scusate, sto poco bene”, e crollò a terra.

Lo ricordo con grande affetto anche per le tante iniziative che volle condividere con i radicali, in particolare quelle per una giustizia giusta insieme ad Enzo Tortora.

Cremona, 22.3.2020

Sergio Ravelli

Allego una foto scattata nel maggio 1987 (da sinistra, Elena Ginistri, consigliere comunale, l'avv. Agostino Viviani, Piero Borelli, Enzo Tortora, il critico d'arte Oscar De Marchi, il sottoscritto; alle spalle il responsabile di Tele Sol Regina).

 

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