Domenica, 05 maggio 2024 - ore 19.50

Pizza patrimonio dell’Umanità Via libera della Commissione italiana Unesco

Sarebbe il settimo ‘tesoro’ italiano (c’è anche l’Arte del violino a Cremona)

| Scritto da Redazione
Pizza patrimonio dell’Umanità Via libera della Commissione italiana Unesco

Fondamentali le oltre 300mila firme raccolte nella petizione con Coldiretti.  “Il via libera della Commissione italiana Unesco all'iscrizione della pizza nella lista del patrimonio culturale immateriale dell’umanità è motivo di orgoglio per tutti gli italiani. Ed è un risultato ottenuto grazie alle 300mila firme raccolte da parte della Coldiretti insieme all'Associazione Pizzaiuoli Napoletani e alla fondazione UniVerde a sostegno della campagna lanciata sulla piattaforma Change.org. Come ha evidenziato il nostro Presidente Moncalvo, il riconoscimento dell’Unesco ha un valore straordinario per l'Italia,  che è il Paese dove è più radicata la cultura alimentare e la pizza rappresenta un simbolo dell’identità nazionale”. Tino Arosio, Direttore di Coldiretti Cremona, non nasconde la soddisfazione per la decisione, giunta ieri al termine di una giornata di mobilitazione, assunta dalla Commissione Italiana Unesco riunita a Roma sotto la presidenza del Prof. Giovanni Puglisi. Inizia ora un negoziato internazionale che coinvolgerà 163 Stati, con valutatori indipendenti chiamati ad esaminare la candidatura nazionale per l’iscrizione dell’arte della pizza napoletana nella lista del patrimonio culturale immateriale dell’umanità. L’impegno si sposta dunque a livello internazionale, con la decisione entro il 15 novembre 2016.

“Con grande convinzione abbiamo partecipato alla raccolta firme, con i giovani agricoltori in prima linea – sottolinea Paolo Voltini, Presidente di Coldiretti Cremona –. Va osservato che, da cremonesi, avevamo una ragione in più: l’arte della pizza sarebbe il settimo “tesoro” italiano ad essere iscritto nella Lista rappresentativa del patrimonio culturale immateriale dell’Unesco, che comprende a livello mondiale 348 elementi iscritti. In questa lista, tra i sei tesori nazionali già presenti, c’è “L’Arte del violino a Cremona”, iscritta nel 2012, di cui andiamo naturalmente orgogliosi”. Accanto al patrimonio culturale immateriale, l’Unesco ha riconosciuto nel corso degli anni anche un elenco di siti. L’Italia ne vanta 50, il maggior numero a livello mondiale.

Con il riconoscimento della pizza come patrimonio dell’Unesco – evidenzia Coldiretti – si tutela un business che solo in Italia ha raggiunto i 10 miliardi di euro, nelle circa 63mila pizzerie e locali per l'asporto, taglio e trasporto a domicilio dove lavorano complessivamente oltre 150mila persone. Ogni giorno solo in Italia si sfornano circa 5 milioni di pizze per un totale di un miliardo e mezzo all'anno, anche se i maggiori “mangiatori” sono diventati gli Stati Uniti che fanno registrare il record mondiale dei consumi con una media di 13 chili per persona all’anno.

 

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