Giovedì, 25 aprile 2024 - ore 23.04

Pizzetti risponde ad Azzoni Abolire della tassa sulla casa è giusto

Di analisi su tale fenomeno ne sono state fatte molte negli anni. Sta di fatto che quasi l’80% degli italiani sono proprietari di casa e magari di seconda casa frutto di quei risparmi devoluti ai figli

| Scritto da Redazione
Pizzetti risponde ad Azzoni Abolire  della tassa sulla casa è giusto

Caro direttore, un tempo si diceva ‘parliamoci da uomo a uomo’. A Giuseppe Azzoni vorrei dire ‘parliamoci da uomo di sinistra a uomo di sinistra’. Il prelievo fiscale sugli immobili in gran parte del mondo finanzia gli enti territoriali. In primis i Comuni. Soprattutto nei Paesi federali. La diversità dell’Italia sta nella diffusione della proprietà abitativa, in gran parte frutto di risparmi della vita lavorativa e in non pochi casi gravata da mutui. Di analisi su tale fenomeno ne sono state fatte molte negli anni. Sta di fatto che quasi l’80% degli italiani sono proprietari di casa e magari di seconda casa frutto di quei risparmi devoluti ai figli (...). Un prelievo senza equità, stanti le numerose storture e arretratezze a base del sistema di rilevazione e di tassazione. Come affermare il principio e la regola di giustizia ed equità? In un solo modo, riformando alla radice il Catasto. Riforma da decenni auspicata e mai attuata. Purtroppo. Da nessun Governo. Anche l’attuale si è fermato. Perché? Perché la radicalità degli scostamenti sarebbe di tale portata da rendere impossibile una riforma catastale con prelievo fiscale operante. Quegli scostamenti genererebbero una quasi rivolta sociale di rigetto. Perciò mai s’è fatta. C’è un solo modo per riformare il Catasto, portando finalmente equità nel sistema fiscale immobiliare italiano. Sospendere il prelievo quel tempo che serve per delineare e attuare la madre delle riforme sugli immobili. Da persone di sinistra per quello ci dovremmo battere. In nome dei valori di riferimento. La differenza con Berlusconi sta proprio qui. Lui non cercava equità e giustizia, non voleva riformare il sistema di accatastamento delle proprietà immobiliari. Faceva un’operazione liberista. La destra la riforma non la voleva. La sinistra la temeva. Così il sistema è rimasto squilibrato e la piccola proprietà spesso paga più della grande (...). Nel tempo di sospensione, insieme al Catasto occorrerebbe riformare il sistema della fiscalità territoriale. Magari con l’introduzione della ‘local tax’. Proprio per evitare di tornare al pessimo sistema della finanza derivata. Assicurando ai Comuni autonomia impositiva, nel sacrosanto rispetto della Costituzione attuale e di quella che auspico sarà. La Repubblica non è lo Stato, la Repubblica è formata da Stato, Regioni e Comuni. Ecco cosa dovremmo pretendere da persone di sinistra da un Governo riformista. Praticando davvero quell’antico impegno di giustizia: pagare meno, pagare tutti. Nel frattempo le risorse ai Comuni verranno garantite. Nel frattempo ville e castelli pagheranno il dovuto (...).

Luciano Pizzetti (Cremona)

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