Polemica nelle RSU di .
Botta e risposta fra un esponente RSU appartenente all’USB e gli altri di Cgi-Cisl-Uil Il testo della lettera di un esponente RSU che contesta la prassi sindacale in essere in Azienda Cremona Solidale. Signor direttore, mi riferisco all’Azienda Speciale Cremona Solidale, prima del prossimo incontro sindacale di venerdi 14/2 e dopo l’Assemblea del personale del 6/2. Dopo che il rappresentante della segreteria Cisl aveva illustrato in assemblea la bontà di un accordo in materia di orari di lavoro ‘sottoscritto’ con l’azienda, sono intervenuto, quale componente della Rsu aziendale e lavoratore, con l’intento di esporre, a titolo personale, alcune mie perplessità. Subito sono stato maleducatamente interrotto ed ‘aggredito’da Cgil in testa e da un componente della Rsu «perché non posso strumentalizzare l’assemblea,
perché rappresento una sigla minore (Usb) che non siede al tavolo della trattativa, perché dovrei leggermi i regolamenti, perché la Rsu si esprime a maggioranza, perché di certi dissensi si dibatte all’interno della Rsu e non in assemblea per non dare sentore di divisione, perché avrei dovuto essere più presente (e lo dice proprio chi, al nostro interno, ha o aveva un delegato che non si è mai fatto vedere), perché ... chiudiamo e
proseguiamo». Immaginavo che una assemblea garantisse a tutti uguale diritto di parola; mi è però testimone che, a precisa domanda, mi è stato confermato che l’accordo è già sottoscritto. Temendo che qualcosa mi fosse sfuggito, non sono andato oltre.
Ebbene, dalla verifica di quanto trasmessomi, oggi posso affermare il contrario: l’accordo in questione non
figura tra i documenti siglati. Pertanto, lo si sarebbe potuto sottoporre al consenso dei lavoratori.
L’arroganza riservatami, la si spiega allora con l’intento di estromettere i lavoratori dal confronto, dalle scelte di Cgil Cisl Uil e di una Rsu consenziente. Mi sono convinto ancor di più della fondatezza delle mie perplessità, del rischio concreto di discriminazioni tra lavoratori. A proposito di regolamenti, va aggiunto che a me non risulta che, sul testo alla firma, la Rsu, al suo interno, si sia mai espressa con un voto.
Credo che una riflessione su quanto accaduto, su certi comportamenti, su
certi metodi di lavoro, forse non guasterebbe.
Giuseppe Lupi
(componente Rsu aziendale - delegato
Usb Gabbioneta)
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La risposta dell’intera RSU che fa riferimento a Cgil-Cisl-Uil
Gentile direttore, siamo tutti gli altri componenti della Rsu aziendale dell’Azienda Cremona Solidale e vogliamo dire la nostra in merito alla lettera del nostro ‘collega’ del 14-2-14. In particolare vogliamo chiarire che:
-l’accordo presentato in assemblea è stato ampiamente discusso all’interno della Rsu in più riunioni, anche perché il testo iniziale è stato presentato da noi insieme alle organizzazioni sindacali all’azienda, il testo definitivo dell’accordo è stato discusso al tavolo di contrattazione dove lo stesso nostro collega a chiesto delle modifiche puntualmente accolte;
-alle assemblee del 6/2/2014 è stato consegnato a tutti i presenti il testo dell’accordo e nessun lavoratore, dopo aver sentito la presentazione dello stesso, ha contestato lo stesso o ne ha richiesto modifiche;
-l’accordo è stato siglato da tutti noi nella riunione del giorno 14-2.
Come Rsu riteniamo di aver svolto appieno e correttamente il nostro compito e di averlo messo a disposizione dei lavoratori, mentre il nostro collega rifiuta di fatto la democrazia interna stabilita dal regolamento e usa il suo ruolo al di fuori delle regole. Non siamo una Rsu consenziente, siamo una Rsu che lavora per i dipendenti.
I componenti Rsu Azienda Cremona solidale Donatella Milanesi, Maria Blando, Agostino Zanotti, Francesca Ruggeri, Francesca Alu, Germano Zanicotti, Paola Conca, Cristiana Becchi, Marzia Merlini, Antonietta Corelli.
Cremona 20 febbraio 2014
