Martedì, 23 aprile 2024 - ore 13.36

Prefettura Cremona incontro con il Terzo Settore per contenimento del contagio covid

Il Terzo Settore, la sua importanza sociale, il rapporto con la Prefettura, le amministrazioni locali e l’autorità sanitaria in questo momento cruciale della nostra storia recente, questi i temi oggetto del confronto voluto dal Prefetto di Cremona, dott. Vito Danilo Gagliardi

| Scritto da Redazione
Prefettura Cremona incontro con il Terzo Settore per contenimento del contagio covid

Prefettura Cremona incontro con il Terzo Settore Raccomandazioni operative per il contenimento del contagio

Il Terzo Settore, la sua importanza sociale, il rapporto con la Prefettura, le amministrazioni locali e l’autorità sanitaria in questo momento cruciale della nostra storia recente, questi i temi oggetto del confronto voluto dal Prefetto di Cremona, dott. Vito Danilo Gagliardi, e da lui introdotto stamattina in collegamento in videoconferenza con il mondo delle cooperative del territorio di Cremona.

In questi giorni che tornano a farsi di nuovo più difficili e ad incupirsi mettendoci ancora alla prova con la gestione della pandemia, il Prefetto ha avvertito il bisogno di convocare il mondo delle cooperative che operano sul nostro territorio e di rivolgere un appello al Terzo settore in generale, per dialogare con l’universo che rappresenta, partendo dal riconoscimento e dall’elogio per tutto quanto è stato fatto, per l’importanza del loro ruolo e della loro presenza, e per rivolgere poi alcune raccomandazioni operative per il contenimento del contagio, coadiuvato dal Sindaco di Cremona, Gianluca Galimberti, e dal Direttore dell’ATS Valpadana, dott. Salvo Mannino.

Il Prefetto ha introdotto il dibattito osservando come nei mesi trascorsi abbiamo tutti compreso che il Sistema Sanitario Nazionale, la ricerca, l’istruzione e il digitale sono da considerare una sicurezza, l’ancora di salvataggio a cui fare ricorso nei momenti di crisi e di emergenza della comunità.              

Come in una equazione matematica dove la costante è il numero che rimane fisso mentre la variabile può assumere valori diversi, incidendo sul risultato finale, così oggi nella realtà concreta la variabile che è il Covid-19 sta avendo un impatto senza precedenti sulla nostra vita.

In questo scenario il Terzo settore, nelle sue molteplici articolazioni, si sta rivelando nella sua completezza, dimostrando il suo ruolo imprescindibile per sostenere la precarietà delle condizioni di lavoro e di vita che stanno colpendo strati sociali sempre più estesi della popolazione.

Le realtà del terzo settore e del volontariato si sono trovate a fronteggiare un’emergenza che da sanitaria è divenuta ben presto anche sociale.                 

Uno dei tratti più salienti di questa nuova stagione del terzo settore è stato (e deve essere) la collaborazione stretta con i Comuni. Una ripartenza è possibile attraverso processi e sinergie che favoriscano la collaborazione locale tra terzo settore, pubblica amministrazione e società civile nel suo complesso, incoraggiando l’integrazione di competenze e di ruoli.

 Chiusa così la sua introduzione, il Prefetto ha poi rivolto a quanti in collegamento un importante appello.

Affrontare questa pandemia ha un costo che è il conto della necessaria prudenza che bisogna pagare nei riguardi della particolare insidia che ci troviamo ad affrontare. Un conto che le associazioni devono essere in grado di pagare facendo un piccolo passo indietro e rimodulando, con la loro incredibile capacità di adattamento flessibile, l’offerta di servizi e di attività sul territorio. Le conseguenze della pandemia hanno comportano necessariamente uno stop ad attività di tipo formativo, culturale e ricreativo, come anche viaggi e visite guidate per soggetti più fragili. Tutti sappiamo l’importanza che possono avere dal punto di vista terapeutico attività di questo tipo per il benessere delle persone più fragili, tutti siamo consapevoli della loro complementarità nell’ambito di un percorso di assistenza e di cura in favore di determinate categorie di soggetti. Proprio per questo motivo suona ancora più doloroso il sacrificio che però è necessario compiere in questo particolare momento date le circostanze attuali che richiedono di ridurre occasioni di contagio e quindi di spostamento.

Infatti, le insidie di questa pandemia non sono ancora terminate, è necessario rimboccarsi di nuovo le maniche e reagire. È certo che le energie e le competenze viste all’opera nei mesi scorsi torneranno nuovamente a scorrere, anzi non hanno mai smesso di farlo, ma sempre senza correre rischi ed accettando alcuni compromessi e sacrifici obbligati, magari rimodulando la propria azione per evitare quelle situazioni, come viaggi o visite organizzate, che possano paradossalmente trasformarsi in un boomerang per il virus e contro chi invece vuole aiutare.

L’intervento del Prefetto, una volta concluso, ha dato il via ad un proficuo ed interessante dibattito, con interventi del Sindaco di Cremona, del Direttore di ATS, dell’Assessore Rosita Viola e del Comandante della Polizia Locale Pierluigi Sforza, oltre ai contributi dei rappresentanti delle cooperative in collegamento.

Il confronto ha costituito momento prezioso per consolidare il patto di collaborazione e solidarietà già vivo e presente fra mondo istituzionale e terzo settore, e quindi rinnovarlo per il futuro, confermando la disponibilità per il territorio e i suoi bisogni di queste ulteriori importanti risorse sociali nel contrasto al fenomeno pandemico in atto.

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