Martedì, 30 aprile 2024 - ore 09.59

Privatizzazione delle ferrovie, Sinistra Italiana chiede che Delrio intervenga

«Le recenti affermazioni di Delrio non tengono minimamente conto dei rischi derivanti dall’ulteriore e affrettata liberalizzazione»

| Scritto da Redazione
Privatizzazione delle ferrovie, Sinistra Italiana chiede che Delrio intervenga

Le recenti affermazioni di Delrio sulla privatizzazione delle Ferrovie dello Stato non tengono minimamente conto dei rischi derivanti dall’ulteriore e affrettata liberalizzazione e frammentazione delle ferrovie in Italia soprattutto sotto il profilo della necessità di garantire a milioni di passeggeri che quotidianamente usufruiscono del servizio ferroviario il mantenimento di prezzi sostenibili e la certezza di non vedersi tagliate dall’oggi al domani le tratte considerate non redditizie dal punto di vista economico, ma che sono fondamentali per garantire i collegamenti ed evitare il rischio di esclusione delle zone periferiche del Paese dal sistema di trasporto pubblico su ferro.

Il tutto assieme alla necessaria salvaguardia del mantenimento dei diritti e delle tutele per le lavoratrici e i lavoratori che rappresenta il prerequisito per la sicurezza e il buon funzionamento del sistema ferroviario. Con l’estensione della concorrenza nel trasporto ferroviario passeggeri nazionale e il frazionamento delle rimanenti, società integrate, il processo di privatizzazione e la pressione finalizzata al taglio dei costi, l’attuale situazione di crisi economica in cui versa l’Italia potrebbe ulteriormente aggravarsi con tutte quelle conseguenze che possiamo immaginare, quali: la riduzione inevitabile del numero dei dipendenti; il maggior ricorso all’outsourcing e al subappalto dei servizi; l’aumento dei contratti atipici e precari; l’incremento dell’utilizzo dei lavoratori in somministrazione; l’intensificazione dei carichi e della pressione sul lavoro con conseguente rischio per la sicurezza; l’aumento degli orari di lavoro flessibili, del frazionamento dei turni di lavoro e del ricorso allo straordinario.

La privatizzazione, come l’eccesso di concorrenza e libero accesso al trasporto passeggeri, potrebbe comportare la selezione delle linee più redditizie, lasciandole nelle mani dei soliti noti che si limiteranno alla concorrenza su quelle tratte per spartirsene i profitti. I mancati ricavi dei gestori di reti più vaste potrebbero compromettere la possibilità di compensare i minori introiti sulle linee meno frequentate o di proporre sconti sulle altre linee.

Gli utenti potrebbero avere dei vantaggi solo sulle linee più frequentate e redditizie, mentre potrebbero essere costrette a pagare di più per utilizzare gli stessi servizi nei territori periferici e meno serviti. Dovrebbero peraltro essere definite delle norme di tutela e protezione sociale che dovrebbero obbligare il nuovo operatore ad assumere il personale interessato al cambio di gestore.

On. Franco Bordo, Sinistra Italiana

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