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“Progetto nazionale Orti Urbani”

| Scritto da Redazione
“Progetto nazionale Orti Urbani”

Padova, mercoledì 20 febbraio 2013 ore 11,30
via Bonardi, presso gli orti della scuola media Falconetto, quartiere Forcellini
Presentazione e firma del protocollo di intesa ITALIA NOSTRA – ANCI – Ministero Politiche Agricole e Forestali.

Il “progetto nazionale Orti Urbani”, proposto da Italia Nostra nel 2006, è stato oggetto di un protocollo di intesa con l’ANCI nel 2008 con l’intento di diffondere la cultura del verde e della agricoltura tra i cittadini sia nelle città che nelle aree periurbane, per limitare il consumo del territorio, specie agricolo, per la riqualificazione degli stili di vita e per la valorizzazione del paesaggio e dei Beni Culturali nonchè per il miglioramento della qualità dell’ambiente. E ciò,costituendo un'unica rete di Orti urbani e periurbani in tutta Italia, accomunati da regole etiche condivise, pur nella diversità delle tipologie, degli usi, dei luoghi, dei territori, per rafforzarne l’identità e la conoscenza, e favorire lo sviluppo di una economia etica a vantaggio diretto per le comunità.
Da quel momento molti comuni italiani partecipano all’iniziativa con nuovi orti o con la riqualificazione di quelli già esistenti o in corso di realizzazione: oltre al Comune di Padova i comuni di Ostuni, Roma, Genova, Torino, Savona, Perugia, Foligno, Marsciano, S. Anatolia di Narco, Amelia, Lugnano in Teverina, Bevagna, Favara, ecc.
Le prime superfici interessate dal progetto nazionale riguardano, in totale, già oltre 479.000 mq di superficie ma sono destinate ad estendersi con lo sviluppo delle aree orticole che, sia grandi metropoli che comuni medio piccoli, hanno intenzione di sostenere ancor più efficacemente dopo l’adesione alla rete del progetto nazionale di Italia Nostra ed ANCI.
A Genova p.es. il comune, dalla iniziale adesione con i 7.000 mq dell’area di “Begato”, riguardante orti “sinergici” o “innovativi”, intende partecipare anche con tutte le aree oggetto di orti tradizionali (circa 140) per una superficie di ca. 300 mila mq.
Il comune di Padova analogamente, dalla iniziale partecipazione con 4000 mq della cd. zona “Mandrie” intende estendere l’adesione con superfici di ca. 18.000 mq nei vari quartieri della città per destinare orti di circa 30/40 mq ciascuno, a tutti i cittadini di ogni età, associazioni ecc. con una funzione quindi destinata soddisfare non solo le esigenze degli anziani o dei pensionati ma di ogni categoria sociale.
Ma sempre a Padova, è significativa anche la adesione di privati quali il Circolo Wigwam® IL PRESIDIO (loc. Camin) ove si pratica orticoltura per i soci in un area di ca. 2.000 mq e si è ripristinato un orto antico di melanzane “bianche”di Imola, di pomodori “Belmonte” e “Siberia”, e la famosa “patata blu di Margone”.
Il comune di Torino, che vanta di poter avere in futuro una superficie di 2 milioni di orti, partecipa al progetto nazionale già con circa 50 mila mq di orti destinati ai residenti anche nella finalità di dare sempre maggiore impulso alla qualità delle coltivazioni ed alla educazione alle pratiche agricole ed alla attività formativa nel settore.
Non meno significative le esperienze dei comuni minori: come p.es., quella di S. Anatolia di Narco che, con un area in Valnerina (Umbria) di ca. 4.500 mq di superficie, punta a valorizzare il proprio territorio con la coltivazione della canapa, oggi in disuso, o quella di Foligno che pensa di creare un orto di 2.000 mq in pieno centro storico in un villa storica (“Villa Jacobilli”) pensando anche ad un mercato, o quella di Ostuni che coinvolge la riqualificazione di tutta la cinta muraria caratterizzata da tipici orti “terrazzati” (orti periurbani comunali) per circa 27.000 mq.e per la cui realizzazione ci si avvale di una Comunità di giardinieri locali con un progetto redatto in partenariato tra Istituti scolastici ed associazioni del territorio che hanno, per l’occasione, censito e valorizzato anche gli antichi resti della civiltà Messapica del V e VI sec a.c.
Merita attenzione inoltre l’adesione del comune di Perugia con i suoi circa 5.000 mq dell’orto frutteto annesso all’antico convento di San Matteo degli Armeni di Perugia che dovrebbe servire a favorire la socialità e la vivibilità nello storico quartiere S- Angelo (uno dei più antichi della città) e che sarà destinato ad orticoltura di qualità per un primo appezzamento di 700 mq.
Anche il comune di Roma che vanta una grande diffusione di orti inizia la partecipazione con 5000 mq nell’area della zona cd. Giustiniana.
Ben 50.000 mq sono quelli invece che sono interessati dal progetto del comune di Favara, in Sicilia,che ha programmato di trasformare una intera vallata in coltivazioni agricole per gli abitanti (loc. Vallone della Favara, cd. Valle degli Orti ove si prevedono 70 lotti di superficie di ca. 250 – 300 mq ciascuno).
Altre situazioni umbre sono infine quelle di Amelia che ha aderito prevedendo orti su una superficie di ca. 3000 mq (loc. S. Angelo e zona seminario) e quella di Marsciano che partecipa al progetto con due aree urbane (loc. “Ammeto”) per un totale di ca. 13.200 mq ca. già destinate a verde pubblico e con l’intento di farne un parco “culturale” inteso come “orto – giardino” della città che valorizzi anche le tradizioni e la memoria storica dei luoghi.

Ma la aree interessate dal progetto nazionale sono in realtà ben maggiori di queste descritte che rappresentano infatti per molti comuni aderenti solo il primo esempio pilota di riqualificare tutto il proprio territorio con più vasti programmi di agricoltura di qualità a servizio delle città, dando anche al contempo ai cittadini una possibilità di sviluppare una economia etica in questo difficile momento di crisi.
Italia Nostra ha quindi inteso ora proporre anche al Ministero delle politiche agricole e forestali il proseguimento del progetto nazionale Orti Urbani con un protocollo di intesa a tre, ANCI, Italia Nostra MIPAAF stesso, che verrà sottoscritto a Padova il prossimo 20 febbraio, sempre denominato “per la diffusione e valorizzazione degli orti urbani” per sottolineare la continuità con l’iniziale progetto del 2008 di Italia Nostra ed ANCI. Ciò consentirà una azione sinergica ancora più efficace per favorire la diffusione delle iniziative connesse alla realizzazione di orti urbani e periurbani.
Il protocollo prevede, tra l’altro, un censimento delle aree urbane o periurbane inutilizzate o disponibili per orti, attività formative ed informative, la creazione di un sito web gestionale, e l’impegno dell’ANCI di portare l’iniziativa all’attenzione della Conferenza Stato – Città ed Autonomie Locali per favorire l’adesione delle PA interessate.
Avv. Evaristo Petrocchi (Italia Nostra – Promotore Responsabile naz. Progetto naz. Orti Urbani)
 
Circolo di campagna ® Wigwam®  “Il Presidio “…“sotto il portico”… A.P.S. 
Via Gramogne 41 35127 Camin (Padova)
Tel. 3384238191 

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