Iniziando il trattamento anti-HIV quando la conta dei CD4 è ancora sulle 500 cellule per mm3 potrebbero esserci maggiori possibilità di arrivare a un controllo a lungo termine del virus senza bisogno di antiretrovirali: è quanto emerge da alcuni studi presentati alla Conferenza IAS.
I ricercatori hanno riscontrato che, quando il trattamento viene iniziato con una conta dei CD4 superiore a 500, i serbatoi di cellule infette – i cosiddetti 'reservoir' – sono di dimensioni inferiori.
Sono dati che danno un significativo contributo a due filoni importanti del dibattito in materia di HIV: l'individuazione del momento più idoneo per iniziare la terapia antiretrovirale e la ricerca di una cura.
La comunità scientifica è sempre più concorde sul fatto che il trattamento vada iniziato prima che la conta dei CD4 scenda a livelli inferiori a 500. Il trattamento precoce può infatti dare migliori risultati in termini di efficacia e abbassare il rischio di trasmissione del virus.
Secondo gli autori, i pazienti che cominciano la terapia antiretrovirale con conte dei CD4 più elevate sono ottimi candidati per studi volti a verificare se è possibile mantenere un controllo a lungo termine dell'HIV anche smettendo di assumere i farmaci.
Il trattamento è in grado di ridurre efficacemente la quantità di HIV nel sangue – la carca virale – fino a livelli 'non rilevabili' (al di sotto dei quali gli strumenti diagnostici non riescono più a rilevare la presenza del virus). Questo non significa però che l'HIV sia stato eradicato dall'organismo: i reservoir di materiale genetico del virus (HIV DNA) ancora presenti nelle cellule del sistema immunitario in forma 'quiescente', ossia latente, possono far sì che l'HIV riprenda a replicarsi rapidamente non appena si interrompe la terapia.
In uno studio condotto da un'équipe francese sono stati monitorati i reservoir virali di 309 pazienti sieropositivi che iniziavano il trattamento, ampliando il campo d'indagine anche ai loro profili immunologici complessivi.
È risultato che i pazienti che all'inizio presentavano più 500 cellule CD4 per mm3 di sangue avevano più probabilità di giungere a una normalizzazione sia dei valori dei CD4 stessi sia degli altri parametri immunologici.
Inoltre, i loro reservoir virali risultavano di dimensioni più ridotte. Questi dati fanno pensare che, iniziando il trattamento con conte dei CD4 più elevate, si possa arrivare a tenere sotto controllo il virus nel tempo anche sospendendo la terapia antiretrovirale.
Per il professor Rob Murphy, co-chair della sessione, si tratta di prove "molto convincenti" a supporto dell'inizio del trattamento con conte dei CD4 più elevate.
Fonte: http://www.lila.it/it/nel-mondo/54-ias-2013/380-ias2013-03.html
2013-07-04