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REGIONE LOMBARDIA: VARATI I PRIMI PUNTI DELLA NUOVA LEGGE ELETTORALE

| Scritto da Redazione
REGIONE LOMBARDIA: VARATI I PRIMI PUNTI DELLA NUOVA LEGGE ELETTORALE

La II Commissione "Affari istituzionali" del Consiglio Regionale ha stabilito l'abolizione del listino, la limitazione a due del numero dei mandati del Governatore, la fissazione a 80 del numero dei Consiglieri, e l'obbligo di rappresentanza di tutte le Provincie come punti basilari per le nuove regole elettorali. Irrisolte la questione delle firme e della doppia preferenza di genere.

Quattro sono i punti di accordo tra le forze politiche per la legge elettorale lombarda stabiliti nella giornata di mercoledì, 17 ottobre, dalla Commissione Affari Istituzionali: riunita in seduta straordinaria e permanente.

Come evidenziato dal Relatore del provvedimento, Sante Zuffada, del Popolo Della Libertà, i Gruppi Consigliari hanno concordato sull'eliminazione del listino bloccato, sulla riduzione a due dei mandati del Governatore eletto alla guida della Lombardia, sull'obbligo di garantire la rappresentazna di tutte le Provincie, e sulla fissazione a 80 del numero dei Consiglieri Regionali.

Irrisolta resta invece la questione delle firme a sostengo delle liste. Il Relatore Zuffada ha ritenuto fondamentale il mantenimento dell'obbligo per evitare il proliferare di liste civetta. Nel contempo, si è detto favorevole ad una deroga per esentare dall'obbligo i Partiti già presenti in Consiglio Regionale.

Diverse sono state le proposte dei Gruppi Consigliari. Per voce di Roberto Alboni, il Popolo Della Libertà ha ritenuto necessario imporre a tutte le forze politiche la raccolta delle firme per potersi presentare agli elettori: senza distinzione alcuna tra le forze già presenti in Consiglio Regionale e quelle non rappresentate.

Stefano Galli, della Lega Nord-Padania, ha proposto l'inserimento del vincolo dei due mandati anche per i Consiglieri Regionali, lo stabilimento di limiti alle spese elettorali e l'introduzione di un premio di maggioranza per premiare la coalizione vincente con il 60% dei seggi assicurati.

"Per garantire la rappresentanza di tutte le Provincie è necessario destinare i seggi assegnati con il premio di maggioranza ai collegi meno rappresentati - ha dichiarato Franco Mirabelli, del Partito Democratico della Lombardia - I collegi devono corrispondere ai limiti provinciali oggi esistenti".

Concorde con Mirabelli si è detta Chiara Cremonesi, di Sinistra-Ecologia-Libertà, che ha invitato ad approvare un sistema di doppie preferenze di genere per garantire nel prossimo consiglio regionale la pari rappresentanza di donne e uomini.

Stefano Zamponi, dell'Italia Dei Valori, ha ritenuto necessario abbassare il numero dei Consiglieri a 60, ed ha proposto l'estensione dell'esenzione per la raccolta delle firme anche alle forze politiche che hanno preso parte alla consultazione elettorale del 2010.

"Occorrerebbe una drastica riduzione per i gruppi già presenti in Consiglio nella raccolta delle firme - ha dichiarato Enrico Marcora, dell'Unione Di Centro - è l'occasione utile per dare alla Regione una buona legge elettorale".

Stabiliti i punti in comune, i lavori della II Commissione continueranno ad oltranza fino all'approvazione definitiva della nuova legge elettorale.

Nella giornata di martedì, 16 ottobre, il Governatore di Regione Lombardia, Roberto Formigoni, ha dichiarato il varo di un Esecutivo tecnico per traghettare in tempi brevi l'Assemblea Regionale ad elezioni anticipate con nuove regole.

La fine della maggioranza di Governo di centrodestra, composta dal Popolo Della Libertà - il Partito del Governatore Formigoni - e dalla Lega Nord-Padania, è stato l'arresto dell'Assessore alla Casa, Domenico Zambetti - anch'egli del Popolo Della Libertà - per collusioni con le cosche malavitose di origine calabrese.

Inoltre, la Regione è stata fortemente scossa dalla revisione del Titolo V della Costituzione italiana da parte del Governo nazionale: un provvedimento, a più riprese contestato dal Governatore Formigoni, che sottrae alle Regioni fondamentali competenze in ambito di energia, trasporti e sanità.

Matteo Cazzulani

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