Venerdì, 29 marzo 2024 - ore 02.13

Renzi continua lo smantellamento della scuola pubblica | Bordo e Piazzoni (Sel Cremona)

Per questo siamo dalla parte di lavoratori e lavoratrici e studenti della scuola, che il 5 maggio scendono in sciopero unitario che svuoterà gli istituti di ogni ordine e grado e riempirà le piazze

| Scritto da Redazione
Renzi continua lo smantellamento della scuola pubblica | Bordo e Piazzoni (Sel Cremona)

Dura presa di posizione di Gabriele Piazzoni e Franco Bordo sulla riforma della scuola proposta da Renzi. Sel, in questo comunica si schiera a fianco dei  lavoratori. delle lavoratrici e  degli studenti della scuola, che il 5 maggio scendono in sciopero unitario.

La dichiarazione

 Il Governo Renzi, in totale continuità con i Governi passati, continua lo smantellamento della scuola pubblica; per questo partecipiamo e sosteniamo attivamente tutte le iniziative messe in campo per contrastare questo mostruoso progetto di demolizione della scuola pubblica. Per questo aderiamo convintamente allo Sciopero Generale della Scuola, che in Lombardia si concretizzerà nelle tante iniziative organizzate da insegnanti e studenti nei territori, e nel grande appuntamento della manifestazione regionale di Milano con concentramento in Piazza Repubblica alle 9.30.

Dobbiamo essere uniti, compatti, e costruire insieme alle forze sane del nostro Paese una risposta concreta al fine di salvaguardare, valorizzare, rilanciare, la scuola italiana. Va fermato, senza se e senza ma, il mostruoso obiettivo di 'aziendalizzare' la scuola, promosso dalla riforma Giannini attraverso il disegno di legge, falsamente denominato 'La buona scuola'. Per far questo dobbiamo costruire una proposta alternativa e condivisa, capace di rilanciare e valorizzare uno dei nostri patrimoni più preziosi, la scuola pubblica.

Investire sulla scuola significa investire nel futuro del nostro paese, per questo crediamo sia indispensabile un investimento nella scuola pari al 6% del Pil nazionale (in linea con quanto in media investono i paesi UE), così come è fondamentale portare l’obbligo scolastico a 18 anni, ripristinare il tempo pieno e il tempo prolungato, costituire classi di non più di 22 alunni (numero che diminuisce in presenza di alunni con disabilità), abrogare la 'riforma' Gelmini, finanziare interamente la scuola con soldi pubblici così da evitare la creazione di scuole di serie A e B, garantire la libertà di insegnamento, garantire la laicità dell’istruzione, stabilizzare i precari che ne hanno diritto e costruire un piano straordinario di assunzioni per il personale ATA con la cancellazione dei tagli della Gelmini. Non si esce dalla crisi, non si può costruire un futuro prospero, senza investire nell’istruzione.

Tra l'altro, il Governo non ha fatto alcun passo per ascoltare il grido di dolore che viene dal mondo della scuola,continuando a considerare insegnanti e studenti un peso, ed i sindacati come inutili forme di rappresentanza.

Per questo siamo dalla parte di lavoratori e lavoratrici e studenti della scuola, che il 5 maggio scendono in sciopero unitario che svuoterà gli istituti di ogni ordine e grado e riempirà le piazze non solo d’insegnanti e personale tecnico e amministrativo ma anche di studenti, di cittadini e cittadine. Perché la scuola non è solo di chi ci lavora, è la forma della nostra società, è un bene comune.

Gabriele Piazzoni

Coordinatore Provinciale Sinistra Ecologia Libertà

On. Franco Bordo

Deputato alla Camera per Sinistra Ecologia Libertà

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Sinistra Ecologia Libertà Cremona 

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