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Report FERRAGOSTO IN CARCERE a Cremona | Gino Ruggeri

Si è svolta anche a Cremona “FERRAGOSTO IN CARCERE”, terza edizione dell'iniziativa promossa dal Partito Radicale con l’Unione delle Camere Penali Italiane.

| Scritto da Redazione
Report FERRAGOSTO IN CARCERE a Cremona | Gino Ruggeri

Report FERRAGOSTO IN CARCERE a Cremona | Gino Ruggeri

Si è svolta anche a Cremona “FERRAGOSTO IN CARCERE”, terza edizione dell'iniziativa promossa dal Partito Radicale con l’Unione delle Camere Penali Italiane.

Una delegazione del Partito Radicale (Gino Ruggeri e Maria Teresa Molaschi) e della Camera Penale di Cremona e Crema (Avv. Laura Negri) ha visitato la locale Casa Circondariale il 16 agosto dalle 10,30 alle 13,00.

Accolti con grande disponibilità e cortesia da parte del Comandante Isp. Pier Luigi Parentera e dal coordinatore degli educatori Enrico Leo sono state visitate alcune sezioni dove è stato possibile parlare con alcuni detenuti, si ha avuto accesso all’area esterna e in particolare a quella destinata ai colloqui con i famigliari, al settore medico, alla palestra, al teatro e ad altre zone funzionali alle attività dei detenuti.

La situazione è sostanzialmente stazionaria, le problematiche riscontrate nelle precedenti visite sono state confermate ma in alcuni casi purtroppo vi sono criticità che si sono aggravate.

Tra le principali rileviamo il continuo turnover di detenuti, dovuto in particolare al flusso proveniente da altri istituti lombardi, in primis da Milano San Vittore e dalla Casa Circondariale di Bergamo, l'affollamento (dai dati ministeriali 58 in più rispetto alla capienza regolamentare), la carenza di agenti di polizia penitenziaria e qui soprattutto di ispettori nonché la mancanza di educatori, figura centrale questa per l’accoglienza e la migliore gestione dei detenuti nonché specificamente per individualizzare la pena e poterne attuare la finalità rieducativa richiesta dalla carta costituzionale. Sempre altissima la percentuale di stranieri, 65%, di svariate etnie.

Un nota dolente si riscontra in area sanitaria dove, nonostante la professionalità e la passione degli operatori, è necessario fronteggiare una serie di situazioni di difficile gestione. In aumento sono sia i tossicodipendenti sia i pazienti psichiatrici; casi che necessiterebbero di essere gestiti in strutture “intermedie” diverse dal carcere.

Poche sono le occasioni di lavoro esterno al carcere (si contano sulle dita di una mano), mentre 99 sono i detenuti che, a rotazione, svolgono lavoretti direttamente presso il carcere. Sarebbero invece molte le richieste, come molti sono i detenuti che partecipano attivamente alle attività sociali che vengono proposte, quali l'orto, il teatro, il laboratorio creativo, la biblioteca e le occasioni di scolarizzazione.

Una novità sicuramente positiva è l’attivazione dal 1° settembre prossimo dei colloqui tra i detenuti e i familiari tramite Skype.

Il carcere e la sua popolazione è parte della società e l'occasione odierna è stato un modo per manifestare concretamente la nostra vicinanza alla comunità penitenziaria e per tenere alta l'attenzione su un tema che è centrale nello stato di diritto.

Cremona, lì 16 agosto 2019

Gino Ruggeri

Partito Radicale Nonviolento transnazionale e transpartito CON STATUTO CONSULTIVO PRESSO IL CONSIGLIO ECONOMICO E SOCIALE (ECOSOC) DELLE NAZIONI UNITE Via di Torre Argentina 76 - 00186 Roma

 

 

 

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