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Ricerca e produttività. (di RAR)

| Scritto da Redazione
Ricerca e produttività. (di RAR)

Stipendi, Italia maglia nera in Europa

Fornero: «Aumentare la produttività»

(Il Messaggero del 27 feb.2012)

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Prima di aumentare la produttività bisogna restituire al lavoro la dignità perduta e che non si conquista continuando a parlare di "mercato del lavoro". La legge del mercato determina il "prezzo" rapportando la domanda con l'offerta, come avviene in ogni mercato, per le vacche, per i parlamentari transumanti, per le corruzioni, per le tangenti, per le speculazioni, maggiore è l'offerta minore diventa la domanda; maggiore è l'utile che ne viene e maggiore diventa il prezzo da pagare.

Per il lavoro il discorso dovrebbe essere differente;il lavoro è innanzitutto una funzione dell'uomo, per cui non ha un prezzo secondo le regole del mercato, ma un valore intrinseco, che deve permettere una vita dignitosa tanto ai prestatori d'opera che agli investitori, in una collaborazione operativa che soddisfi entrambi.

In una Democrazia compiuta la politica trova nella società civile e democratica la fonte della sua convinzione che il lavoro costituisce una fondamentale dimensione dell'esistenza umana.

Nel nostro tempo diventa sempre più rilevante il ruolo del lavoro umano, come fattore produttivo delle ricchezze immateriali e materiali; diventa, inoltre, evidente come il lavoro di un uomo si intrecci naturalmente con quello di altri uomini. Oggi più che mai lavorare è un lavorare con gli altri e un lavorare per gli altri: è un fare qualcosa per qualcuno. Il lavoro è tanto più fecondo e produttivo, quanto più l'uomo è capace di conoscere le potenzialità produttive della terra e di leggere in profondità i bisogni dell'altro uomo, per il quale il lavoro è fatto.

Nel progetto della Democrazia politica ogni uomo è chiamato al suo sviluppo, e, coerentemente lo sviluppo umano di ciascun uomo costituisce e deve costituire il progresso, che resta così vincolato allo sviluppo.

Aumentare la produttività impone la domanda "di che cosa ?" Di beni utili e necessari a modesto rendimento, oppure beni di lusso, inutili, superflui, ma ad alto rendimento economico.

Il progresso non può essere imposto secondo la misura di una domanda destinata a scomparire, nè si può pretendere che si sviluppi all'infinito senza promuovere la ricerca, impegnata a reperire ciò che serve limitando tutto ciò che fornisce immagine senza contenuti che alimenta il consumismo.

Prima di proporre incrementi produttivi bisogna cancellare dall'economia ogni sistema liberista, valorizzando il lavoro, che dal liberismo viene mortificato, nell’illusione che, senza il fastidio di generare posti di lavoro, il denaro possa generare altro denaro, all’interno di una economia della finanza fantasiosa e libera, senza che uno Stato democratico possa evitare gli eccessi, concedere favori, sanatorie, condoni e scudi fiscali, evasioni fiscali e truffe a sanno dei contribuenti onesti.

Rosario Amico Roxas

 

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