Rifondazione Comunista condanna fermamente l’aggressione subita da un cittadino senegalese per mano di un gruppo di neofascisti appartenenti a Casa Pound avvenuta venerdì 25 marzo davanti alla sede bergamasca dell’organizzazione fascista, stigmatizzando il vile comportamento.
Da tempo segnaliamo la pericolosità di queste formazioni e chiediamo, con forza, l’immediato scioglimento di Casa Pound così come quello di tutte le altre organizzazioni neofasciste e neonaziste, nel rispetto del dettato costituzionale e delle leggi in vigore.
Cosa aspetta il governo a procedere? Nemmeno dopo il gravissimo atto squadrista ai danni della sede nazionale della CGIL si sono mossi pur sapendo che, in capo ad azioni come queste, a fronte della legge Scelba e della Legge Mancino i Governi hanno la possibilità di procedere allo scioglimento di organizzazioni di fatto pericolose senza dover attendere la magistratura. È la volontà politica che manca!
In una Repubblica antifascista nata dalla Resistenza è inaccettabile che simili raggruppamenti, che si rifanno ai peggiori disvalori del più oscuro ventennio della storia del nostro Paese, godano di agibilità politica.
Esprimiamo infine la nostra massima solidarietà e vicinanza al cittadino senegalese aggredito, la cui unica colpa è, per I fascisti nostrani, quella di avere la pelle nera.