Sabato, 04 maggio 2024 - ore 12.21

Riforma delle Province. Il dissenso di F.Bordo (sel)

Lettera ai Consiglieri Provinciali di Cremona

| Scritto da Redazione
Riforma delle Province. Il dissenso di F.Bordo (sel)

Egregi consiglieri Provinciali, con questa lettera aperta voglio manifestarVi il dissenso mio e di Sinistra Ecologia Libertà in merito alla cosiddetta riforma delle Province, approvata in via definitiva alla Camera dei Deputati ed alla quale abbiamo espresso voto contrario. Invece di produrre una seria riforma, il Governo e la maggioranza parlamentare hanno deciso di abolire solo la democrazia, cancellando i Consigli Provinciali e insieme ad essi la condivisione democratica delle decisioni, la rappresentanza popolare, la partecipazione dei cittadini, le forme di controllo. Le Province mantengono di fatto le proprie funzioni, che saranno però gestite da Organismi "nominati".

Mi pare doveroso come rappresentante eletto come voi dai cittadini stigmatizzare le dichiarazioni del Presidente del Consiglio Matteo Renzi che alla vigilia del voto sul ddl Delrio si è espresso in questi termini:“Il voto di oggi è molto importante perché 3000 persone smetteranno di avere l’indennità della politica e riprenderanno a provare l’ebbrezza del proprio lavoro” Dichiarazioni populiste e offensive rivolte a tremila consiglieri provinciali "da mandare a casa", indicati come il male della politica italiana. Sono assolutamente meravigliato dal fatto che queste parole siano state pronunciate da una persona che ha costruito la sua fortuna politica proprio partendo da Presidente della Provincia di Firenze e che quindi conosce bene tale attività e le remunerazione dei consiglieri provinciali, che nella stragrande maggioranza delle Province sono di entità modesta, pari a rimborsi spese a fronte di un lavoro condotto con impegno, energie e tempo, ancorché disprezzato perché additato al pubblico ludibrio.

Mi pare giusto quindi esprimere la mia gratitudine a Voi consiglieri provinciali di Cremona, cittadini eletti democraticamente per il lavoro reso al servizio della comunità, dedicati a gestire un Istituzione che fornisce servizi ai cittadini che dalle strade alle scuole, dai trasporti all'ambiente ai tanti altri ambiti di competenza, non si possono per nulla definire inutili o irrilevanti. Questa "riforma" è una presa in giro che però riduce gli spazi democratici e porrà dei nominati in posizioni chiave dell'amministrazione pubblica, eliminando il giudizio e il controllo da parte dei cittadini al loro operato.

Cordialmente. On. Franco Bordo (sel) 

Cremona 

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