Domenica, 19 maggio 2024 - ore 16.52

Salvare il diritto del popolo a intervenire sulle modifiche all'art. 81 | Luigi Fasce

| Scritto da Redazione
Salvare il diritto del popolo a intervenire sulle modifiche all'art. 81 | Luigi Fasce

Il Network per il socialismo europeo rivolge un appello ai Senatori della Repubblica affinchè sia salvaguardato il diritto del popolo di intervenire sulle modifiche della Costituzione. Com’è noto a tempi brevissimi il Senato sarà chiamato ad approvare in seconda lettura le modifiche all’art. 81 della Costituzione in materia di pareggio di bilancio. Si tratterà dell’ultimo passaggio previsto dall’art. 138 C.dal momento che la Camera del Deputati ha già effettuato le due votazioni previste e il Senato ha già votato in prima lettura il 15 dicembre scorso. Le modifiche si ispirano alle dottrine dominanti in questa fase della politica europea guidata dalle destre conservatrici e neoliberiste. Qualcuno ha scritto che queste modifiche equivalgono all’abolizione per legge del pensiero di Keynes. Altri hanno osservato che si tratta dell’ultimo omaggio offerto alle “idee fallite” che stanno alla base dell’attuale crisi. Non c’è dubbio che le implicazioni delle nuove norme proposte saranno molto rilevanti e ridurranno di molto le possibilità future di scelta delle politiche economiche e di sviluppo del nostro paese. Non vogliamo comunque qui entrare nella discussione di merito circa i contenuti di questi cambiamenti costituzionali, che pure stanno sollevando in altri paesi europei discussioni e confronti assai più vasti di quanto non sia colpevolmente avvenuto finora nel nostro paese. Poniamo però ai Senatori una questione di coscienza e di democrazia. Riapprovando il nuovo articolo 81 con la maggioranza di due terzi escluderebbero la possibilità del pronunciamento del popolo attraverso il referendum confermativo. E’ ammissibile che ciò avvenga su un tema così importante? E’ ammissibile che ciò avvenga per opera di un Parlamento delegittimato dalla crisi politica e morale che sta squassando le nostre istituzioni? E’ ammissibile che i due terzi siano calcolati su assemblee parlamentari che, elette con una legge ipermaggioritaria, non rappresentano milioni di elettori che non hanno potuto far pesare il loro voto alle ultime elezioni politiche? Il Network per il socialismo europeo chiede dunque a tutti i senatori che avvertano la fondatezza delle nostre osservazioni di comportarsi nel voto in modo tale da evitare la maggioranza dei due terzi per lasciare la decisione finale al popolo sovrano.

Luigi Fasce

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