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Sanità Lombarda. Proposte irricivibili | Alfieri (pd)

| Scritto da Redazione
Sanità Lombarda. Proposte irricivibili | Alfieri (pd)

ALFIERI (PD): "PROPOSTE IRRICEVIBILI, MAGGIORANZA SENZA IDEE CONCRETE CHE PENSA SOLO AL RISIKO DELLE POLTRONE"
La sanità lombarda ha una tradizione di qualità, eredità che si tramanda da decenni ed è costituita dalle professionalità che ci lavorano, da una lunga storia di attenzione e sensibilità ai bisogni dei cittadini, dal lavoro di tanti amministratori locali e dalle notevoli risorse da sempre destinate a questo settore. Bisogna tuttavia mettere mano con coraggio e decisione alle storture introdotte negli ultimi quindici anni per ritornare alla buona tradizione di sanità lombarda. A partire da:

RAPPORTO PUBBLICO PRIVATO

Non dovrà più essere un rapporto ma un apporto. E’ necessaria una nuova programmazione all’interno della quale pubblico e privato perseguono obiettivi e risultati comuni. Le strutture del sistema sociosanitario regionale dovranno, tutte garantire la stessa qualità ed efficienza economica. Vanno eliminate le duplicazioni e la conseguente competitività/conflittualità che portano solo ad un incremento di spesa sanitaria, senza raggiungere, in molto casi, l’obiettivo delle migliori cure per il cittadino. Questo può funzionare solo con regole del gioco uguali per tutti, visto che la sanità privata accreditata nella nostra regione riceve la gran parte del finanziamento proprio dal pubblico. Stessi criteri di accreditamento e stessi doveri di trasparenza nei confronti della regione, stessi obblighi rispetto alle politiche del personale.

MEDICINA TERRITORIALE

Oggi sono sempre meno le risposte che la sanità lombarda riesce a dare ai bisogni che nascono dal territorio. Vanno modificate le funzioni delle ASL (prima di deciderne il numero) che devono produrre servizi territoriali come la specialistica ambulatoriale, i servizi di psichiatria, la gestione dei malati cronici e di coloro che vengono dimessi dagli ospedali per acuti. La risposta al fallimento di Creg e alla trasformazione dei posti letto ospedalieri in subacuti, è la realizzazione di centri territoriali con la presenza organizzata di medici specialisti, di medicina generale, pediatri, infermieri oltre che dei servizi di psichiatria e neuropsichiatria infantile, dei servizi consultoriali e quelli per le dipendenze.

RIORGANIZZAZIONE DELLA RETE OSPEDALIERA

Un nuovo progetto della rete ospedaliera deve essere finalizzato al raggiungimento di efficacia e sicurezza per i cittadini. Eventuali accorpamenti non devono essere dettati da esigenze di quadrature di bilanci e, comunque, dovranno essere definiti di concerto con le comunità locali. I volumi minimi di attività, in presenza di migliori esiti delle cure, devono diventare criterio fondamentale per accreditamento e programmazione. Il modello a cui tendere è quello dell’hub and spoke, perno e raggi, concentrazione delle casistiche più complesse in un numero limitato di centri e negli altri (gli spoke) si svolge l’attività di media e bassa complessità e si garantisce a continuità delle cure dopo le dimissioni dagli hub.

CONTROLLI

Non basta - come accade oggi con quel 10% di controlli sulle cartelle che la Giunta rivendica – analizzare esclusivamente la regolarità amministrativa, cioè le discrepanze economiche tra le prestazioni effettivamente erogate e il corrispettivo che viene richiesto. I controlli dovranno mettere in evidenza le inappropriatezze puntando sulla verifica della qualità delle prestazioni e analizzando gli esiti delle stesse (come ad esempio i ripetuti ricoveri nello stesso reparto nei 30 giorni successivi al primo, le percentuali di decessi dopo alcuni interventi chirurgici)  con strumenti statistici ed epidemiologici.

FINANZIAMENTI EXTRA DRG

Va abolita la Legge Daccò, misura di finanziamento opaca di cui neanche è stato possibile completare il monitoraggio della prima annualità.

Vanno ridefinite le funzioni non tariffabili. Servono pochi indicatori (oggi sono più di 30), senza elementi di discrezionalità. Devono essere pubblici e trasparenti i bilanci del privato accreditato, anche no profit.

NOMINE

Il sistema di nomine dei manager della sanità deve ispirarsi a criteri di merito e non di appartenenza politica. Va istituita una commissione di tecnici indipendenti, che valuti le professionalità e i curricula presentati, la scelta di coloro da nominare deve essere fatta tra una rosa di nomi pre-selezionata per merito.

TICKET

Chi ha meno deve pagare di meno. La nostra proposta sulla compartecipazione dei cittadini alla spesa sanitaria è improntata all’equità e alla garanzia per tutti di poter accedere alle prestazioni sanitarie. Niente ticket sui farmaci e superticket sull’ambulatoriale per i redditi sotto i 30mila euro; sopra quella soglia la compartecipazione deve essere progressiva.

2013-09-25

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