Venerdì, 03 maggio 2024 - ore 05.26

'Scolpisci te stesso': venerdì 26 ottobre al Museo del violino di Cremona

Uno spettacolo teatrale ispirato alla figura di San Francesco Spinelli. Al termine preghiera personale in Duomo.

| Scritto da Redazione
'Scolpisci te stesso': venerdì 26 ottobre al Museo del violino di Cremona

Durante la settimana in cui le reliquie di san Francesco Spinelli sono eccezionalmente traslate nella Cattedrale di Cremona, l'Istituto delle Suore Adoratrici del SS. Sacramento di Rivolta d'Adda, in collaborazione con la Diocesi di Cremona e la Federazione Oratori Cremonesi, presenta “Scolpisci te stesso”, spettacolo teatrale liberamente ispirato alla vita del Santo realizzato dalla “Compagnia dei Piccoli”, giovane gruppo teatrale che ormai da qualche anno offre sul territorio cremonese – e non solo – spettacoli, laboratori teatrali per bambini, ragazzi ed adolescenti.

L’evento è in programma la sera di venerdì 26 ottobre, alle 20.45, nella suggestiva cornice dell’Auditorium “Giovanni Arvedi” del Museo del Violino di Cremona, dove per l’occasione sarà anche allestita una mostra iconografica su biografia di don Spinelli e storia dell’Istituto.

L’ingresso è libero e gratuito, ma per i gruppi è consigliata la prenotazione presso gli uffici della Federazione Oratori Cremonesi (tel. 0372-25336; e-mail info@focr.it).

Al termine dello spettacolo, apertura straordinaria della Cattedrale per la preghiera e la venerazione del Santo.

Lo spettacolo

«Si tratta di un testo – raccontano gli autori – che fin dall’inizio ha voluto prendere le distanze dall’agiografia: troppo difficile parlare di un prete di metà Ottocento senza rischiare di cadere nel banale. Volevamo capire come un santo potesse parlare ancora oggi ai giovani, entrando nelle loro scelte concrete, nelle incertezze, nei desideri e negli amori che abitano un cuore giovane. E poi come, in tutto questo, presentare la spiritualità, il carisma di don Spinelli e dell’Istituto da lui fondato: adorare giorno e notte Gesù nell'Eucaristia e servire i fratelli poveri e sofferenti, nei quali “Ravvisare – come egli stesso scrive alle sue suore - il Volto di Cristo”».

Lo spettacolo catapulta in una bottega d’artista, nella quale Francesco – il protagonista della vicenda – è alle prese con un’opera importante, decisiva: è forse il lavoro più prestigioso che gli abbiano mai commissionato, ma proprio quando tutto sembrerebbe andare per il verso giusto, un imprevisto cambia le carte in tavola. È qui che, quasi per caso, Virginia irrompe nel suo laboratorio e inconsapevolmente trascina Francesco ed il suo “apprendista” Remigio, nel turbinio del mondo giovanile, con le sue domande e le sue inquietudini. Un mondo che si affaccia alla vita adulta anche attraverso i «cocci rotti» di un passato che non risparmia tagli e ferite e che obbligherà la ragazza a fare i conti con suo padre, Alessandro, e la sua dannata laurea in medicina… Colpo dopo colpo, passata dopo passata, la narrazione accompagna quasi per mano lo spettatore ad un livello sempre più profondo: non solo della storia messa in scena e neppure della vita di don Spinelli, ma della propria vicenda umana ed interiore. Per scoprirsi, tutti e ciascuno, inconsapevoli comparse sul palcoscenico della vita. Una vita nella quale i santi passano accanto e scolpiscono, almeno un po’.

Protagonisti e autori

Lo spettacolo “Scolpisci te stesso” è con Alessia Bianchi, Mattia Cabrini, Remigio Quercia, Marco Rossetti e Ivana Xhani. Testi di Mattia Cabrini, Carolina Griffini, Andrea Lamperti, Maria Chiara Pelosi, Marco Rossetti. Scenografia del Laboratorio BìU Milano. Coreografia di Marianna Bufano e Ivana Xhani (Il laboratorio a.p.s). Luci e tecnica di Marco Rossetti. Grafica di Paolo Mazzini.

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