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Si ritorna a scuola il 14 settembre 2020. Azzolina: ‘Fatto buon lavoro’. Bonaccini: ‘Grazie ministro'

È stato trovato l’accordo tra governo ed Enti locali, nel corso della Conferenza Stato-Regioni, sulle linee guida comuni per il ritorno a scuola a settembre. Tutti d’accordo, quindi, sulle regole per il nuovo Piano scuola 2020-2021, tranne la Campania. Il governatore Vincenzo De Luca ha infatti dichiarato che “non daremo l’intesa, non diremo che siamo d’accordo con le misure che saranno prese”.

| Scritto da Redazione
Si ritorna a scuola il 14 settembre 2020. Azzolina: ‘Fatto buon lavoro’. Bonaccini: ‘Grazie ministro'

Si ritorna a scuola il 14 settembre 2020. Azzolina: ‘Fatto un buon lavoro’. Bonaccini: ‘Grazie ministro per il miliardo in più'

È stato trovato l’accordo tra governo ed Enti locali, nel corso della Conferenza Stato-Regioni, sulle linee guida comuni per il ritorno a scuola a settembre. Tutti d’accordo, quindi, sulle regole per il nuovo Piano scuola 2020-2021, tranne la Campania. Il governatore Vincenzo De Luca ha infatti dichiarato che “non daremo l’intesa, non diremo che siamo d’accordo con le misure che saranno prese”.

Oggetto dell’attacco del presidente campano è in particolar modo la minsitra dell’Istruzione, Lucia Azzolina: “Nostra critica ferma al ministro dell’Istruzione per la quale i problemi della scuola sono diventati marginali rispetto alla politica politicante – ha aggiunto l’esponente del Pd – Non daremo l’intesa perché consideriamo irresponsabile il voto il 20 settembre e non è stato definito l’organico dei docenti”.

Un altro membro Dem, il segretario Nicola Zingaretti, in mattinata aveva mandato il proprio messaggio al governo chiedendo uno sforzo per fornire ai professionisti della scuola e agli amministratori locali “risposte chiare, regole certe e condivise”, oltre a ribadire che “servono maggiori investimenti” per l’assunzione di nuovo personale.

La bozza dell’accordo – Circolano anche le prime indiscrezione sul testo dell’accordo. Nel documento è stato inserito un esplicito riferimento al distanziamento fisico che richiama le raccomandazioni del comitato tecnico scientifico: “Il distanziamento fisico, inteso come un metro fra le rime buccali (le bocche, ndr) degli alunni, rimane un punto di primaria importanza nelle azioni di prevenzione”, si legge.

Saranno poi istituite delle “conferenze dei servizi, su iniziativa dell’Ente locale competente, con il coinvolgimento dei dirigenti scolastici, finalizzate ad analizzare le criticità delle istituzioni scolastiche che insistono sul territorio di riferimento delle conferenze. Lo scopo – si legge nella bozza – sarà quello di raccogliere le istanze provenienti dalle scuole con particolare riferimento a spazi, arredi, edilizia al fine di individuare modalità, interventi e soluzioni che tengano conto delle risorse disponibili sul territorio in risposta ai bisogni espressi”.

Azzolina La prima a manifestare soddisfazione è la titolare dell’Istruzione che a caldo ha commentato: “Lavoro complesso ma realizzato tutti insieme. Fatta buona politica per il bene della scuola. Risultato importante”. La ministra ha poi ribadito che sarà “necessario il miliardo in più per la scuola che ho chiesto”.

Bonaccini Soddisfatto anche il presidente della Conferenza delle Regioni, il governatore emiliano Stefano Bonaccini, molto critico nelle scorse ore, quando aveva definito le prime proposte dell’esecutivo “irricevibili”: “Ringrazio la ministra Azzolina per aver chiesto il miliardo aggiuntivo per settembre. Sono linee condivise, è un bel risultato”, ha commentato. Poi ha voluto sottolineare che “le Regioni hanno avuto un ruolo determinante nella costruzione di un Piano scuola 2020-2021 che rispondesse il più possibile alle diverse esigenze dei docenti e dei dirigenti scolastici, degli studenti e degli enti locali. Abbiamo lavorato molto su questo testo nella consapevolezza che la riapertura delle scuole sia il primo segnale di un Paese che riparte davvero“.

Il ministro della salute, Roberto Speranza, parla di “un primo importante passo avanti. Ora dobbiamo continuare a lavorare insieme anche con il massimo coinvolgimento delle forze sociali. È essenziale investire nuove ingenti risorse per garantire la riapertura di tutte le scuole nella massima sicurezza. È un obiettivo fondamentale su cui tutto il Paese deve essere unito”.

 Soddisfazione al termine della Conferenza anche da parte del ministro per gli Affari Regionali, Francesco Boccia: “L’intenso lavoro di questi giorni permette di restituire fiducia al mondo della scuola. Insegnati, studenti, famiglie, personale Ata, possono guardare all’inizio del prossimo anno scolastico confidando in una riapertura ordinata e sicura dal punto di vista sanitario”.

Fonte : il Fatto quotidiano

26 giugno 2020 ore 17

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