Si vota il 4 marzo ma senza lo IUS SOLI di Gian Carlo Storti
La 17esima tribolata legislatura chiude. Mattarella scioglie le Camere e si va a votare il 4 marzo ma senza lo IUS SOLI
Avremo tempo per ragionare e scrivere su come è andata questa 17esima legislatura che si aprì nel 2014 con la non vittoria del PD di Pier Luigi Bersani.
Molta acqua è passata sotto i ponti, molti errori sono stati fatti ma pure, non possiamo non dirlo, alcune cose positive sono state realizzate . Si può affermare che questa è stata anche la stagione delle leggi sui diritti.
Come sottolinea lo stesso Gentiloni ‘ il capitolo dei diritti è capitolo incompiuto, ma storico. L’anno scorso le Unioni civili, quest’anno il reato di tortura, la legge sui minori non accompagnati, la legge sulla violenza nelle donne, il biotestamento. Da 16 anni ne sentivo parlare e sono contento di aver fatto parte dei governi che li hanno approvati’.
Manca la legge sullo IUS SOLI che era stata approvata alla Camera circa due anni or sono e che al Senato è stata ‘bloccata’ dalla assenza di molti parlamentari di vari gruppi politici. E’ giusto ricordare che oltre alla destra mancavano i deputati del M5S, gli Alfaniani ( o quello che è rimasto ) che alla Camera l’avevano votata , alcuni del PD e di Libertà e Uguali la cui totale presenza non avrebbe salvato la legge.
Nonostante gli appelli di Papa Francesco all’approvazione della legge i parlamentari italiani sono fuggiti ed hanno strumentalizzato il significato dello IUS SOLI legandolo alla immigrazione. Come è stato detto questa era e rimane una legge sull’integrazione e non sull’immigrazione,
Insomma ancora una volta la maggioranza dei parlamentari non si è assunta la responsabilità di votare ciò di cui il paese ha bisogno anche se i sondaggi degli italiani sono contrari.
Sbagliato dare la colpa solo al PD , che come partito di maggioranza relativa, ha sicuramente le sue responsabilità. Generoso è stato il tentativo di chiedere l’allungamento della legislatura ma non utile al quadro generale.
Quindi vedremo se questo tema dello IUS SOLI da quali partiti sarà messo nel programma elettorale. Credo che molti elettori di sinistra valuteranno anche su questo punto.
Insomma si va al voto con una legge elettorale che presumibilmente non darà governabilità e con due ‘rotture’ importanti che hanno segnato questa legislatura.
La prima è quella del Referendum Costituzionale che ha visto gli elettori bocciare sonoramente la proposta di riforma costituzionale voluta dal PD di Renzi. E questo peserà a sinistra, come la rottura o scissione del PD con la costituzione della lista Liberi e Uguali che intende rilanciare un nuovo centro sinistra.
Vedremo e valuteremo i programmi. A 70 anni dall’ entrata in vigore della Costituzione il nostro sistema democratico regge e chiama il ‘popolo sovrano’ a decidere su chi governerà .
Come si usa dire oggi ‘ l’offerta politica’ è fra il centrodestra, il M5S, Il PD e Liberi e Uguali.
Credo che il vento tiri a destra ma spero di sbagliarmi ovviamente.