Sinistra Italiana Presidente Cirio il voto in Piemonte è stato inquinato dall’ 'Ndrangheta
Presidente Cirio, spero sia consapevole che il voto in Piemonte, che le piaccia o no, è stato inquinato e che questa è una macchia indelebile sulla legislatura, una vicenda giudiziaria molto più grave di quella che chiuse l'era Cota. Per ammetterlo non bisogna certo aspettare il terzo grado di giudizio.
Se si è persone oneste i voti della 'Ndrangheta non si chiedono, non si comprano e di certo non si contano. Soprattutto, se si ha a cuore la propria dignità e il proprio onore, i voti della 'Ndrangheta non si restituiscono. Per cancellarli non esiste la prova di resistenza, come per le firme false. L'unico modo per non conteggiarli, l’unico modo per Cirio di cancellarli è tornare al voto.
Siamo stati i soli a dirlo due anni fa e lo ribadiamo oggi dopo questa sentenza.
Non abbiamo fatto gesti scomposti, messo striscioni fuori dalla Regione Piemonte. Cirio ha vinto le elezioni con tanti voti e di certo la sua è stata una vittoria politica. Ma se un suo giocatore, che lui ha persino promosso in Giunta, ha fatto il doping più odioso e criminale non si può archiviare la vicenda buttando le chiavi della cella di Rosso, dimenticando che quei voti sono arrivati a Fratelli d’Italia e quindi a tutta la coalizione di centro destra.
Marco Grimaldi
Consigliere Regionale del Piemonte Sinistra Italiana
giugno 2022
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