Il Consiglio del governo per i Diritti umani, organo consultivo del Consiglio dei Ministri, ha suggerito l’idea di abbassare l’età minima per il voto in Slovacchia a 17 o 16 anni. Come scrive oggi il quotidiano Sme, la proposta si trova nella Strategia nazionale per la protezione e sostegno dei diritti umani in Slovacchia, in fase di elaborazione. Il documento spiega che la mossa aumenterebbe il principio dell’universalità del diritto di voto, e aumenterebbe la maturazione dei giovani e li aiuterebbe ad essere ben informati sulla vita pubblica.
Il Ministro dell’Interno Roberto Kalinak ritiene che i giovani a 16 anni non sono abbastanza maturi per questo, mentre altri deputati, come Martin Poliacik di Libertà e Solidarietà (SaS) appoggia la proposta. Poliacik, un insegnante, dice che a 16 anni i ragazzi hanno un vivo interesse per la politica, e il diritto al voto aumenterebbe il loro entusiasmo. Gli esperti educatori ritengono che i giovani siano inclini ad essere facilmente influenzati – da famiglia e dai compagni di scuola – e tendono a sostenere opinioni estreme con maggior frequenza rispetto alle generazioni più anziane.
In Austria, Argentina, Brasile e Cuba è già in vigore una legislazione che dà ai sedicenni il diritto a votare.
(Fonte Sme)
2013-08-02