8 Mani è un quartetto di pianisti che si dedica alla riscoperta del grande repertorio sinfonico attraverso la spettacolare pratica, un tempo in voga, della trascrizione per due pianoforti a otto mani
mercoledì 18 giugno, alle 21, in Sala Rodi a Cremona
8MANI
l'Orchestra pianistica da camera conclude la rassegna Spazionovecento
8MANI - ultimo appuntamento, mercoledì 18 giugno, alle 21 Sala Rodi, a Cremona, della rassegna Spazionovecento - è un quartetto di pianisti che si dedica alla riscoperta del grande repertorio sinfonico attraverso la spettacolare pratica, un tempo in voga, della trascrizione per due pianoforti a otto mani. Sul palcoscenico Maria Ala-Hannula, Leonardo Zunica, Valentina Fornari e Alberto Nosè.Il concerto si aprirà nel segno di Aleksandr Glazunov e del poema sinfonico Il mare, composto nel 1889. Ecco il “programma” della fantasia: “Per lunghi secoli il mare frangeva sulla riva i suoi flutti, ora agitati da un vento furioso, ora cullati dal soffio leggero dell’aria. Un uomo era seduto sulla riva e le immagini della natura si alternavano ai suoi occhi. Un sole brillava nel cielo, il mare era placido. Tutt’a un tratto giunge sibilando una furiosa folata di vento; un’altra la segue da vicino, il cielo si oscura, il mare diventa agitato. Un formidabile ululato segna l’inizio di una lotta furiosa tra gli elementi, che dispiegano una forza maestosa. Scoppia un temporale violentissimo. Ma la tempesta fugge lontana, il mare ridiventa calmo. Il solo brilla di nuovo al di sopra della superficie dell’acqua, di nuovo calma. E tutto ciò che l’uomo aveva contemplato e tutto ciò che aveva sentito nella propria anima… ora lo racconta agli altri uomini.”In Out of Zaleski's Gazebo il compositore inglese Gavin Bryars si ispira, invece, a un personaggio di fantasia, l’investigatore Principe Zaleski, nato dalla penna di Matthew Phipps Shiel. Zaleski è un modello di razionalità pura, sempre immerso negli studi, appassionato ascoltatore della Lakmé, studioso di scarabei egiziani, fumatore d’hashish. A questo personaggio sono associate armonie raffinate che vengono sottoposte a una ripetizione motoristica ossessiva, da cui ogni tanto emergono brevi cadenze ispirate alle musiche di Percy Grainger.La seconda parte del concerto è invece interamente dedicata a Igor Stravinskij . Madrid è il quarto degli Studi per orchestra, che il compositore scrisse orchestrando altrettanti suoi brani: i primi tre erano i Tre pezzi per quartetto, mentre il quarto era uno Studio per pianola meccanica composto nel 1928, una sorta di immagine cubista della capitale spagnola.L’Oiseau de feu rappresenta, infine, il clamoroso inizio della collaborazione tra Stravinskij e i Balletti Russi di Djagilev: il giovane compositore, scritturato come musicista di servizio per trascrizioni e arrangiamenti, si trova quasi per caso a sostituire Ljadov nel progetto dell’impresario che voleva caratterizzare in senso folcloristico i propri balletti. La fiaba di Afanas’ev ispira a Stravinskij una partitura di straordinario fascino coloristico, in cui si avvertono forti i richiami a Rimskij e a Skrjabin, riletti con prorompente fantasia dal futuro autore del Sacre.
Sala Rodi, piazza Giovanni XXIII - Cremona, mercoledì 18 giugno, ore 21,8MANI
Orchestra pianistica da camera,Maria Ala-Hannula,Leonardo Zunica,Valentina Fornari,Alberto Nosè
In collaborazione con il Festival Eterotopie, Mantova
Programma
Aleksandr Glazunov (1865-1936)
La mer, fantasia op. 28 (1889)
trascrizione per 2 pianoforti a otto mani di A. Glazunov
Gavin Bryars (*1943)
Out of Zaleski’s Gazebo (1977)
per 2 pianoforti a 8 mani
***
Igor Stravinskij (1882-1971)
Madrid (dallo Studio per pianola, 1928)
Igor Stravinskij
L’Uccello di Fuoco-Suite (1910)
trascrizione per 2 pianoforti a otto mani di G. Taglietti
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