"Speriamo che gli Spinesi, passeggiando per il paese e vedendo in ogni negozio questo manifesto, si fermino a ragionare - ha spiegato Martinenghi - Che capiscano che i negozi di vicinato sono importanti e che restano aperti solo se lavorano. Diversamente, a mano a mano chiudono e noi ne vediamo già gli effetti soprattutto in parte di via Martiri e in parte di via Manzoni. A nessuno piacciono i negozi chiusi, vero? Allora dobbiamo aiutarli a stare aperti e non andare altrove a fare acquisti: non è necessario andare alla Coop per ogni cosa".
"Sotto Natale, gran parte dei negozi di Spino ha contribuito a sostenere metà della spesa per le luminarie" (l'altra metà è stata pagata dal Comune) "quindi la loro presenza ha in effetti illuminato il nostro Natale. Sono inoltre essi stessi un primario servizio per tutti noi, e soprattutto per i nostri anziani e per chi ha minori possibilità di spostamento. Sono poi un luogo di socializzazione e infine garantiscono sicurezza sociale: negozi aperti quindi paese vivo perciò minor pericolo legato alla delinquenza".
Martinenghi spiega che il progetto di sostegno del commercio, che ha iniziato due anni fa, quando è diventato assessore alla partita, non finisce qui: "Vogliamo organizzare sempre più manifestazioni in vari punti del paese, dato che il commercio a Spino è diffuso in varie zone, e cercare di fare in modo che siano da traino per i nostri commercianti. E' allo studio la possibilità di integrare mensilmente il nostro mercato con un Farmers Market, ad esempio".
Progetto per Spino 2016 e Luca Martinenghi