“Il vicesindaco rimetta tutte le deleghe nelle mani del primo cittadino”. È la richiesta ufficiale, presentata mercoledì dal consigliere comunale di maggioranza Marco Guerini Rocco. Quest’ultimo intende avanzare la mozione di sfiducia nei confronti del vicesindaco Luciano Sinigaglia, colpevole – per ben due volte – di avere portato avanti un atteggiamento “incompatibile con la carica da lui rivestita”. “In assenza del sindaco è Sinigaglia a rappresentare Spino – dichiara Guerini Rocco – e le recenti affermazioni non sono accettabili. Certamente niente hanno a che fare con la buona politica”. Nella lettera protocollata si ripercorrono gli eventi contestati a Sinigaglia, dal Consiglio Comunale del 29 aprile 2015, dove il vicesindaco ha esplicitato un atteggiamento che si può ritenere discriminatorio nei confronti dei cittadini di religione non cristiana (è stato richiesto da lui il minuto di silenzio per i soli perseguitati cristiani, rifiutandolo a tutti gli altri). Non solo: in data 5 maggio 2015, attraverso i social network, ha rivendicato di essere razzista in un post, salvo poi affermare che non era lui ad aver scritto quelle frasi. Ecco perché si chiede la revoca delle deleghe:“Ritenuto che tale comportamento sia assolutamente incompatibile con la carica pubblica di vicesindaco, che deve rappresentare l'intera popolazione spinese, senza nessun atteggiamento pregiudizievole nei confronti di alcuno, chiediamo che venga revocata la carica di vicesindaco del consigliere Sinigaglia per manifesta incompatibilità con la carica pubblica ricoperta”. Così recita la comunicazione a firma Marco Guerini Rocco protocollata presso gli uffici comunali.
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