Mercoledì, 24 aprile 2024 - ore 21.50

Srebrenica vent'anni dopo, uno spettacolo in cortile Federico II per non dimenticare

'A come Srebrenica' è lo spettacolo che Roberta Biagiarelli porterà a Cremona giovedì 11 giugno

| Scritto da Redazione
Srebrenica vent'anni dopo, uno spettacolo in cortile Federico II per non dimenticare

Intorno al 9 luglio 1995 l’armata serbo bosniaca attacca la Zona Protetta di Srebrenica e il territorio circostante. L’offensiva si protrae fino all’11 luglio 1995, giorno in cui le unità serbo bosniache entrano in Srebrenica. Seguono stupri, mutilazioni, esecuzioni di civili, sepolture di vivi. Ma il massacro di 9.000 civili di quella metà di luglio del 1995 è solo l’epilogo di una storia iniziata tre anni prima, una storia di assedio. Dicono: chi è sopravvissuto a Srebrenica non può dire di avere sentimenti in corpo, e chi non l’ha conosciuta non può dire di aver visto la guerra in Bosnia Erzegovina. Per ricordare il 20° anniversario del genocidio di Srebrenica, dall'inizio dell'anno ogni 11 del mese le organizzazioni per la pace e compagnie artistiche della Serbia, della Bosnia Erzegovina e del Montenegro organizzano attività a Belgrado, Sarajevo, Kotor e in molte altre città.

In Italia l’attrice Roberta Biagiarelli ogni 11 del mese propone il suo monologo teatrale “Srebrenica”. 

Realizzato per la prima volta nel 1998, le repliche sono proseguite ininterrottamente fino ad oggi, raggiungendo oltre 400 rappresentazioni. Nel 2001 lo spettacolo ha debuttato nella sua versione spagnola al Festival di Madrid Sur, e nel 2002 è stato ospitato al Festival internazionale di Sitges. Sempre nel 2002 la narrazione è stata presentata al Festival Bascarsijske Noci di Sarajevo. In occasione del decennale (1995 - 2005) lo spettacolo è stato rappresentato nuovamente in Bosnia-Erzegovina. Nel 2011 è andato in scena al Teatro Nazionale Palestinese di Gerusalemme.

Un’attrice sola sul palco per più di un’ora diventa narratrice e protagonista di una storia dove la ragion di stato e gli interessi di politica internazionale hanno giocato a risiko con la vita di decine di migliaia di persone.  

Roberta Biagiarelli, attrice, autrice, documentarista, progettista teatrale, da anni approfondisce la tecnica del racconto legato a vicende sociali ed umane del nostro tempo. Da questa tensione ed impegno, nascono spettacoli dedicati a grandi tragedie contemporanee come 

"
Reportage Chernobyl" o "A come Srebrenica" o "Falluja", ma anche spettacoli più lievi come "Incantadora" o "Il poema del monti naviganti", tratto dai racconti di Paolo Rumiz e ancora "L'Altra Opera", "Giuseppe Verdi agricoltore" e "Figlie dell'epoca", storie di (alcune) donne nella grande guerra

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