Sabato, 27 aprile 2024 - ore 07.36

Stradivari Memorial Day a Cremona, la vita del grande liutaio tra parole e musica

Appuntamento venerdì 18 dicembre, alle 17:45, nell’Auditorium del Museo del Violino

| Scritto da Redazione
Stradivari Memorial Day a Cremona, la vita del grande liutaio tra parole e musica

In occasione dello Stradivari Memorial Day, venerdì 18 dicembre, alle 17:45, nell’Auditorium del Museo del Violino, sarà il momento di un’inedita ricostruzione della figura del grande Antonio Stradivari, alternando l’audizione di due suoi violini, il Clisbee 1669 e il Cremonese 1715, affidati alla talentuosa solista Lena Yokoyama, e passi dalla breve biografia scritta da Alberto Savinio, letti e recitati da Dario Cantarelli. L’ingresso è libero e gratuito.

Il testo di Savinio – con impressionante concordanza alla sensibilità del periodo attuale, che sembra aver bruciato ogni essenza della Storia – è un ritratto appena abbozzato, un mosaico di tessere minime ma determinanti, quasi un invito alla confessione, tutto dolcezza e perfidia, ma forse proprio per questo capace di evocare la figura del liutaio come sospinta verso di noi dalla risacca del tempo. Sarà così possibile scoprire uno Stradivari inedito e, allo stesso tempo, ripercorre con lievità vicende cremonesi tra Sei e Settecento. «Antonio Stradivari – esordisce il racconto – nacque da peste e carestia. Mi spiegherò meglio. Tra il 1628 e il 1629 una terribile carestia devastò Cremona. Poi nel 1630, a cavallo su una brenna pezzata come la pelle della rana, la falce in ispalla e in mano il martello di legno, Peste fece il suo ingresso nella capitale della liuteria». Ovviamente non si può parlare di Stradivari senza citare i suoi strumenti. «Chi poteva scappare – prosegue Savinio – scappò […]. Allora Alessandro Stradivari raccolse moglie e figli e se ne andò lontano […] ove in data altrettanto oscura nacque colui che dall’acero, dalla vernice e da quattro budellucci tesi, doveva trarre la voce del pianto e quella dell’amore».

La dimensione sensibile come ispiratrice di brani musicali trova consacrazione in epoca romantica. Ed è proprio questo d’intesa scelto da Lena Yokoyama per contrappuntare la lettura. Tra i grandi protagonisti dell’Ottocento, Johannes Brahms fu legato da particolare amicizia a Joseph Joachim, già proprietario del Cremonese 1715.

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