Sabato, 20 aprile 2024 - ore 08.15

Superti M. IL Pd di Titta Magnoli visto da un popolano simpatizzante

| Scritto da Redazione
Superti M. IL Pd  di  Titta  Magnoli  visto da  un  popolano simpatizzante

La citazione di un celebre americano dei nostri tempi è di per sé pertinente, pur riferita al teatrino della politica, locale o no.
Lo stesso Mailer pare anche che abbia detto : “ una volta che un giornale si occupa di una storia, i fatti sono perduti per sempre, perfino per i protagonisti.”
Altri hanno detto “la notizia precede il fatto e lo determina”
Anche questo ci dovrebbe insegnare molto , e meditare è d’obbligo.
Ma il problema vero sta nei protagonisti della “storia” ( con la “s” minuscola).
Se un giornale si avventura nell’interpretare o nell’attribuire detti,fatti o espressioni ad una persona, a quasi tutti sembra evidente che l’estensore sia alla ricerca  della notizia( fa parte del suo mestiere).
La notizia viene poi spesso data  con toni ed espressioni particolari e non sempre con l’intento solo di dare la notizia.
Spesso si propone fini primari e secondari non trascurabili.
La notizia , così concepita , entra  nella  memoria ma anche nell’inconscio ( quasi “ sub limina”): ed è  a ciò che spesso mira l’estensore “programmato”.
I programmi li fanno altrove : ne abbiamo in memoria(digitale) una collezione storica.
Inoltre spesso vengono date e dette mezze verità : il che è peggio che raccontare una bugia.
Ritornando ai protagonisti, resta da appurare che cosa abbia indotto il protagonista ad esternare( a volte con insistenza) o a comunicare.
Il povero lettore spesso cerca di capire che cosa stia veramente sotto la notizia.
Spesso ne esce male , sia che si sia fatto influenzare , sia che ne abbia dedotto ragioni per mettersi contro lo spirito dell’articolo o contro lo spirito di chi è stato il protagonista della storia.
Il protagonista della storia , spesso , ben conosce le conseguenze  delle sue dichiarazioni  e quindi ne calcola tutte le possibili interpretazioni.
Quindi il problema non è sempre l’articolista ma il protagonista(volontario o no) che cerca visibilità ad ogni costo.
Gli effetti si vedranno : ma intanto se ne parla.
A questo punto rimandare il tutto alla strategia politica di un partito, se pure condotto egregiamente a livello di segreteria, può solo rimandare il problema a tempi migliori.
Il richiamare alla responsabilità i singoli individui va bene se riferita in particolare  agli stessi protagonisti “interni” di un partito.
Il  normale cittadino ha poco da esternare, se ci riesce, e di solito non ha molta influenza, se non in casi del tutto particolari.
Molto positiva tuttavia rimane la disponibilità alla”presa diretta” anche se ritengo che pochi (normali cittadini)  faranno ricorso a tale opportunità.
Restano da trovare modi e tempi per contatti informali, facili e veloci.
La scienza della comunicazione fornisce validi esempi e “tramiti” da utilizzare con profitto.
L’idea, credo già attuata, di lasciare argomenti specifici allo studio ed alla analisi di piccoli gruppi , è senza dubbio una strada da percorrere.
Gli argomenti sono tanti, politici e culturali.
Quelli culturali ,quelli veri,credo siano al momento preminenti, visto l’andazzo  che si nota in città.
Lasciare l’iniziativa”culturale” a personaggi noti o meno noti , in città,non porta molto lontano, anche perché  dietro le “ congreghe culturali” spesso si nascondono prove generali di coalizione politica.
Ma la cultura, quella vera, dov’è ?
Molto sarà dovuto quindi  all’esito di questi studi o programmazione di conferenze (con il patrocinio del Pd), a tema, e con il compito di relazionare per iscritto.
Se ci sarà sostanza, si vedrà, e si leggerà con molto interesse.
E occorre fare presto e dare comunicazione repentina, a tutti .
Quanto detto o scritto qui non ha nessun intento particolare, e , nella sua semplicità  ,riveste solo il ruolo di un auspicio bene augurante.
Al Dr. Magnoli un augurio di buon lavoro, sincero.

Cordialità e buon lavoro.
MARIO SUPERTI
CREMONA   

 

 

 

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