Mercoledì, 01 maggio 2024 - ore 16.11

Svuota Province: insieme a buone cose c’è molta demagogia | G.Trespidi

Il DDL Delrio, meglio conosciuto come “svuota province”, è stato approvato in Senato con un voto di fiducia su un maxi emendamento.

| Scritto da Redazione
Svuota Province: insieme a buone cose c’è molta demagogia | G.Trespidi

Dopo il “porcellum” arriverà il “provincellum”. Così è oggi chiamata la legge che non consentirà ai Cittadini di votare per il rinnovo dei Presidenti e dei Consigli provinciali. – dichiara il Segretario provinciale dell’UDC Giuseppe Trespidi – Per migliorare il DDL approvato alla Camera prima di Natale ci sono voluti tre mesi ma non mi sembra che siano stati introdotti rilevanti miglioramenti anzi, al contrario, sulle Province si introduce molta demagogia e populismo quando, ad esempio, si afferma che Presidente e Giunta sono prorogati fino al 31 dicembre 2014 senza percepire alcun compenso o indennità. Idem per il Presidente e il Consiglio provinciale che sarà eletto nel 2015 dai Consiglieri comunali e dai Sindaci del territorio. Però indipendentemente dai giudizi che si possono avere sull’utilità o meno delle Province non si può prescindere dalla richiesta di semplificazione dei Cittadini nell’individuare finalmente “chi fa che cosa” e quindi sul superamento di processi burocratici sempre più ingarbugliati nei quali incappano nel momento in cui entrano in rapporto con la Pubblica amministrazione. Di ciò è difficile trovare traccia nel “provincellum”. Del superamento delle Province si cominciò a parlarne all’inizio degli anni ’70 quando furono istituite le Regioni. Sono passati più di quarant’anni ma nulla di serio e di coordinato si è proposto e realizzato. Adesso anziché fare proposte serie, organiche e di reale cambiamento istituzionale – continua Trespidi – si ha l’impressione che si fanno le cose all’italiana dove si vogliono rincorrere stati d’animo o promesse elettorali piuttosto che visioni strategiche. E ciò considerando che il superamento delle Province era nei programmi elettorali di tutti i partiti, gruppi e movimenti che si sono presentati all’elettorato. Per il Governo Renzi, non più delle larghe intese ma con una “doppia maggioranza”, sembrano attenuarsi le condizioni per una seria Riforma costituzionale delle Istituzioni, nessuna esclusa, pertanto era proprio necessario ricorrere ad un provvedimento “tampone” con l’augurio che il rimedio non sia peggiore del “male” che si vorrebbe curare?

Se sul versante del superamento delle Province qualche perplessità può esserci così non è riguardo alle norme che riguardano i piccoli Comuni, le Unioni di Comuni e la fusione tra Comuni. – prosegue Trespidi – Nel “provincellum”, insieme a tante buone norme a sostegno di Unioni e Fusioni di Comuni, si è confermato il ripristino di una dimensione sensata dei Consigli e delle Giunte dei Piccoli Comuni cui si è aggiunta la possibilità del terzo mandato per i Sindaci dei Comuni fino a 3.000 abitanti. Finalmente si inverte la tendenza dopo anni di tagli alla democrazia spacciati per diminuzione dei costi della politica. Nei Comuni fino a 3.000 abitanti si torna da 6 a 10 consiglieri, con due assessori; tra i 3.000 ed i 10.000 abitanti si torna da 7 a 12 consiglieri e fino a 4 assessori. Il tutto senza aumento dei pur esigui costi della democrazia. Un riconoscimento al volontariato ed alla partecipazione civile e democratica dei Consiglieri dei Piccoli Comuni. Vedremo se questa operazione di buon senso riuscirà a realizzarsi perché l’indizione delle elezioni per il 25 maggio è già stata fatta con le norme che, ovviamente, sono adesso in vigore. Il termine per cambiarle è il 7 aprile data entro cui la Camera dovrà approvare il DDL.

I Cittadini italiani si aspettano un miglioramento delle loro condizioni di vita, di rapporto con la Pubblica Amministrazione e gli Enti locali e dei servizi che da questi sono erogati. – conclude il Segretario provinciale UDC – Occorre invertire il modo di ragionare e nell’impostare i bilanci facciamo come nelle famiglie. Anziché partire dalle spese dell’anno prima consideriamo le risorse di cui disponiamo e definiamo le vere priorità: quali sono i servizi essenziali da mantenere e che qualità va garantita ai Cittadini. Molto probabilmente ci accorgeremmo che per fare ciò non sempre è necessario ricorrere a degli aumenti delle tasse locali.

 

Cremona 31 marzo 2014

Giuseppe Trespidi

Segretario Provinciale UDC Cremona

Cell. 335/8306343 - E-mail g.trespidi@gmail.com

 

852 visite
Petizioni online
Sondaggi online

Articoli della stessa categoria