Domenica, 05 maggio 2024 - ore 20.05

Tagli alla Polfer Meno sicurezza sui treni di Silp Cgil

Dopo l'attentato terroristico sul convoglio Amsterdam-Parigi i ministri europei decidono di intensificare i controlli ferroviari. Una scelta che però in Italia si scontra con tagli di posti e soppressione di uffici, denuncia il sindacato di polizia

| Scritto da Redazione
Tagli alla Polfer Meno sicurezza sui treni di Silp Cgil

Bene l’incremento dei controlli, anche contro il terrorismo, sui treni europei, ma “la soppressione di oltre 70 posti di polizia ferroviaria e di 3 sottosezioni su tutto il territorio nazionale va nettamente in controtendenza con una simile quanto auspicata esigenza tesa a garantire una maggiore sicurezza sui treni e nelle stazioni ferroviarie”. Ad affermarlo è Daniele Tissone, segretario generale del Silp Cgil, all’indomani della decisione dei ministri degli Interni e dei Trasporti di nove paesi europei, riuniti a Parigi per discutere della sicurezza dei treni dopo l'attacco terroristico sventato sul treno Amsterdam-Parigi, di intensificare i controlli su persone e bagagli utilizzando pattuglie miste sui treni transfrontalieri.

Una decisione, “di buon auspicio per la sicurezza dei convogli e delle persone che viaggiano”, sottolinea Tissone, ma che cozza evidentemente con i tagli alla sicurezza ferroviaria in Italia. “A breve - ricorda Tissone - si procederà con la chiusura di circa una dozzina di uffici che, da diversi anni, non sono mai stati adeguatamente implementati con l'invio di operatori".

"Una simile scelta nasce, gioco-forza, dalla scarsa immissione di personale presso la specialità della Polizia di Stato che, fin dal 1945 e con poco più di 4.500 unità si occupa di ordine pubblico, controllo di mezzi e infrastrutture nonché di indagini e della repressione dei reati in ambito ferroviario", sottolinea Tissone.

"Adempiere a quanto deciso a livello europeo comporta l'inversione dell'attuale rotta fatta di tagli e di soppressioni. Serve, pertanto - ammonisce Tissone - una politica di investimenti sulla sicurezza, magari anche attraverso una mirata presenza sul territorio, ma senza mai perdere di vista l'obiettivo che è quello di presidiare scali  ferroviari e treni sensibili anche attraverso l'aiuto e la collaborazione di forze sussidiare che, lo ricordiamo, non potranno mai sostituirsi a chi svolge il ruolo della Polfer".

"Garantire un organico sufficiente alla specialità attraverso nuove assunzioni e con un serio ripianamento di Sezioni e Posti Polfer - conclude Tissone - è, al momento, l'unica strada che porterà, senza ombra di dubbio, a risultati concreti sul versante della sicurezza terrestre in stazioni come a bordo dei treni".

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