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Teleriscaldamento. Il giudice da torto all’AEM: non può staccare il servizio.

| Scritto da Redazione
Teleriscaldamento. Il giudice da torto all’AEM: non può staccare il servizio.


Dichiarazione di Caterina Ruggeri  Consigliere Comunale del Pd Cremona
Per il giudice, l’Aem non può staccare il teleriscaldamento a una famiglia morosa che risiede in un appartamento di proprietà del Comune. La signora si era rivolta ad Assoutenti e nel procedimento era assistita dall’avvocato Luca Curatti, presidente dell’associazione. Il legale ha puntato sulle “criticità dell’impianto di teleriscaldamento, sia per la dispersione del calore che per problemi relativi al conteggio e alla fatturazione che non corrispondono ai calcoli”. “La cliente”, ha aggiunto Curatti, “ha sempre provveduto a pagare l’acqua calda e quindi si ritiene ingiusto il distacco anche dell’utenza dell’acqua calda”.
. Il contratto per la somministrazione di calore attraverso il teleriscaldamento “viene innanzitutto concluso tra l’ Aem e il Comune, mentre il successivo accordo integrativo prevede che Aem prenda in comodato la cosiddetta sottocentrale termica e si occupi della gestione dell’impianto dell’edificio senza tuttavia estinguere o modificare le obbligazioni principali del contratto di somministrazione tra Comune e Aem”.
Il Comune, dunque, “è il debitore principale” e quindi “deve ritenersi obbligato anche nel caso in cui l’immobile non sia mai stato occupato e che, finalmente, lo sia anche nel caso di insolvenza del debitore delegato, essendo  del resto difficilmente concepibile e attuabile una sorta di rapporto di obbligazione a intermittenza e potendo semmai parlarsi di sussidiarietà dell’obbligo del Comune rispetto a quella del condomino/inquilino”.

Dichiarazione di Caterina Ruggeri  Consigliere Comunale del Pd Cremona
Questa sentenza dà ragione al tenace lavoro del gruppo consigliare PD del Comune di Cremona. Da tempo abbiamo chiesto all'Assessore Amore che non si può rispondere con la sola ratealizzazione delle salatissime bollette, ma che occorre intervenire alla radice del problema e cioè sulle strutture, sulla trasparenza e sulle dispersioni che oggi pagano gli utenti/cittadini. Sarà questo uno dei temi che il PD dovrà inserire in testa alle questioni da risolvere per le imminenti elezioni amministrative.

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E’ questa una sentenza importante che può aprire scenari positivi per le famiglie a cui AEM stacca i contatori per morosità. La sentenza non vale per tutti i casi ma solo per questo. Pare evidente che tale atto imponga al Comune ed all’AEM di adottare un’altra strategia.

Red/welcr/gcst

2013-12-27

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