Nel frattempo dalla Commissione di Valutazione Ambientale del Ministero è arrivata la bocciatura del progetto autostradale Broni-Mortara, che all’interno del fantasioso corridoio previsto dalla Regione Lombardia doveva rappresentare la prosecuzione a Ovest della Cr-Mn.
Contemporaneamente la Regione Veneto rinuncerà, anche per mancanza di risorse, alla realizzazione dell’autostrada Nogara-mare, che nel tracciato originario doveva garantire la prosecuzione a est della “gemella” Cr-Mn, verso i porti dell’Adriatico.
Tramonta così definitivamente il sogno di una Cr-Mn propagandata inizialmente come tassello del mitico Corridoio 5 Lisbona-Kiev, successivamente declassata al ruolo di collegamento con i porti (?) dell’Adriatico, recentemente rivalorizzata come collegamento, attraverso il Ti-Bre, con il nord Europa, ma che molto più tragicamente pare destinata, con i soldi dei contribuenti lombardi, a perdersi nella campagna di Pieve San Giacomo.
Sì perché i costi di questo inutile progetto, lievitati del 43%, ammontano ora a circa 1,5 MLD di euro e dal febbraio 2015 Regione Lombardia ha chiesto a ILspa (la propria società che gestisce le opere pubbliche) la documentazione atta a dimostrare l’esistenza della condizione di equilibrio economico del progetto. Chi l’ha vista?
Con quali alchimie questi costi verranno ridotti? Forse cancellando quelle opere compensative promesse ai Comuni in cambio del loro decisivo assenso?
Sicuramente non con la ventilata rimodulazione del progetto per portarlo da tre a due corsie, semplicemente perché le corsie sono sempre state soltanto due!
In una regione in cui (dati del PRMT, Piano Regionale della Mobilità e Trasporti):
•il 90% degli spostamenti quotidiani dei lombardi avviene entro i 20 km di distanza (di questi oltre il 70% al di sotto dei 10 km);
•oltre i 20 km decresce l’utilizzo del mezzo privato a vantaggio di quello pubblico;
•il 46% dei pendolari intervistati non usa il treno perché :“ non ci sono treni per gli spostamenti che devo effettuare”;
•solo il 7% delle merci viaggia su ferrovia, mentre il restante 93% viaggia su strada;
Riteniamo sia urgente perseguire l’obiettivo del riequilibrio modale, dalla gomma al ferro, che l’Europa da tempo ci chiede e che lo stesso documento di V.A.S. (Valutazione Ambientale Strategica) del suddetto Piano indica come unica azione per uno scenario sostenibile.
Toc, toc, caro ministro Delrio se ci sei batti un colpo!
Piadena, lì 2 agosto 2015
Coord.to Comitati contro le autostrade Cr-Mn e Ti-Bre – Coord.to Comitati Ambientalisti Lombardia