Giovedì, 28 marzo 2024 - ore 21.39

Togliere i cavi dei vecchi filobus è doveroso e necessario di Alessia Manfredini

Una scelta che, alla luce di queste considerazioni, è obbligata, inevitabile conseguenza di quanto avvenuto gli anni scorsi in cui la rete è stata progressivamente dismessa e non più sottoposta a manutenzione.La vera sfida che il Comune intende affrontare è migliorare il servizio per i cittadini e il parco mezzi ed intercettare finanziamenti per l'acquisto di bus elettrici e a metano, sostenibili dal punto di vista ambientale e adeguati alla conformazione del nostro centro storico.

| Scritto da Redazione
Togliere i cavi dei vecchi filobus è doveroso e necessario di Alessia Manfredini

Egregio direttore, prendo spunto dalla lettera (…….) a firma Igor Paulinich, per ripercorrere le tappe fondamentali che hanno già portato allo smantellamento di più della metà della rete complessiva dei cavi aerei per i filobus. Perché di questo si tratta (...). E' dunque normale che, ogni volta che si tocca questo argomento, si innescano nostalgie e ricordi, si evochino giustamente speranze. Ammettere ora che smantellare la linea aerea nel 2002 fu un errore può certamente indurre a riflettere, ma non  serve purtroppo a trovare una soluzione concreta. Da un anno a questa parte, facendo attente valutazioni economiche e approfondimenti, si è ritenuto opportuno rimuovere i tratti residui dei cavi aerei della linea dei filobus, partendo da quelli ancora presenti nel centro storico, all'interno di un percorso di riqualificazione urbana. Una scelta che, alla luce di queste considerazioni, è obbligata, inevitabile conseguenza di quanto avvenuto gli anni scorsi in cui la rete è stata progressivamente dismessa e non più sottoposta a manutenzione. I percorsi portanti sono già stati eliminati da tempo. Quelli rimasti sono meno della metà della rete originaria. Nel 2002 l'allora Amministrazione decise di non investire più sui filobus per diverse ragioni, tra queste la rigidità del percorso, gli elevati costi di manutenzione e gli investimenti corposi che si sarebbero dovuti sostenere per le modifiche delle linee in base al riassetto viabilistico cittadino. Non solo, nel 2004 e nel 2012 fu scelto di non inserire in alcun capitolato delle gare per l'aggiudicazione del servizio del trasporto pubblico l'opzione di utilizzo dei filobus. Rifare la linea di cavi aerei implementandola per coprire tutti i percorsi esistenti, così da assicurare il collegamento anche con i quartieri, comporterebbe un investimento di risorse ingenti e non sostenibile, al quale si andrebbero ad aggiungere i costi per l'acquisto di nuovi mezzi e la modifica del contratto di servizio esistente, che lega fino al 2020 il Comune di Cremona a Km S.p.A.. Significherebbe inoltre rinunciare al rinnovo del parco mezzi del trasporto urbano che, ad oggi, ha un'età media di 7 anni e abbandonare il concetto di flessibilità dei percorsi delle linee. La vera sfida che il Comune intende affrontare è migliorare il servizio per i cittadini e il parco mezzi ed intercettare finanziamenti per l'acquisto di bus elettrici e a metano, sostenibili dal punto di vista ambientale e adeguati alla conformazione del nostro centro storico.

Alessia Manfredini (assessore alla salute e al Territorio di Cremona)

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