Sabato, 27 aprile 2024 - ore 02.19

TRENETTE E MATTONI STORIE DI CEMENTO IN LIGURIA |M.Preve

| Scritto da Redazione
TRENETTE E MATTONI STORIE DI CEMENTO IN LIGURIA |M.Preve

Rientro da un paio di settimane di ferie e nella mail ho trovato questo  intervento che mi sembra importantissimo per il mondo sindacale genovese  e della Cgil in particolare. Dopo che la Fiom di Alessandria si era già  schierata contro la Tav ora anche iscritti della Filt genovese prendono  posizione contro Gronda e Tav. Ambiente e salute e lavoro sono finalmente  concetti non in competizione tra loro. Lo sostiene da tempo anche il  leader Fiom Maurizio Landini, ma a Genova la Fiom preferisce le  dichiarazioni di Unione Industriali, Camera di Commercio, Carige, Claudio  Burlando.

La lettera è stata scritta in polemica con le dichiarazioni alla stampa di  un sindacalista Cgil genovese riguardo a Gronda e Terzo Valico.

<Il fatto che siano state pronunciate da un delegato della FILT  (Federazione Italiana Lavoratori Trasporti) – si legge nell’intervento –  federazione a cui siamo associati, non può più lasciarci passivi.

Con questa lettera intendiamo ufficialmente dissociarci da quelle  dichiarazioni. Chi le ha esternate (sig.Giacomo Santoro) e chi ne  esternerà di simili non ci rappresenta.

Non ci risulta che il sig.Santoro, prima di esprimersi su questioni così  importanti e delicate, si sia minimamente degnato di interpellare coloro i  quali dovrebbe rappresentare, cioè gli iscritti.

Noi riteniamo che la creazione di posti di lavoro attraverso la spesa  pubblica sarebbe molto più efficace ed efficiente se riguardasse altri  tipi di opere: rimessa in sicurezza del territorio, ristruttrazione in

senso ecologico del patrimonio edilizio, sviluppo dei servizi sanitari  pubblici, potenziamento del trasporto di merci e passeggeri su rotaia  sfruttando le più che sufficienti infrastrutture esistenti, rafforzamento

ed incentivo del trasporto pubblico locale, tanto per fare qualche esempio.

Prima ancora reputiamo che sia necessario uscire dalla contrapposizione  tra diritto al lavoro e diritto alla salute: sappiamo benissimo (basta  informarsi in modo indipendente e documentato, non intendiamo dilungarci  in questa sede) che Gronda e Terzo Valico, oltre a rappresentare un enorme  spreco di risorse economiche ed ambientali, metterebbero a repentaglio la  salute e la qualità della vita di migliaia di cittadini liguri e  piemontesi.

Non rappresenterebbero neanche la soluzione allo smaltimento delle merci  del porto di Genova, balla spacciata dai sostenitori delle opere facendo  squallidamente leva sulle attuali difficoltà economiche: la Gronda  intercetterebbe un parte del marginale traffico Est-Ovest, che potrebbe  essere fluidificato molto più efficacemente ed economicamente con un  miglioramento del trasporto pubblico e ferroviario metropolitano; il Terzo  Valico non sposterebbe gli equilibri del traffico Nord-Sud (raramente le

merci viaggiano su linee ad alta velocità; le linee attuali hanno ancora  ampi margini di capacità inutilizzati; chi lavora in ambito marittimo e  trasportistico sa che è ininfluente che un container arrivi 20 minuti

prima a/da Tortona), è la volontà politica di spostare il traffico su  rotaia che purtroppo manca.

Noi crediamo in un sindacato che persegua l’interesse generale dei  lavoratori come strumento di giustizia sociale, non in un sindacato che  conduca una politica corporativa infischiandosene dei lavoratori di altre

categorie e della salute e del benessere del resto dei cittadini. Crediamo  in un’organizzazione sindacale che sia in grado di rivendicare ai  lavoratori la ricchezza che essi producono, non in un ente che, con

atteggiamento rassegnato, si accontenta delle briciole (poche decine di  posti di lavoro, precari ed incerti) che cadono dal tavolo della grande  abbuffata di miliardi pubblici (in larga parte frutto delle tasse pagate

dai lavoratori tutti), addirittura costruendoci sopra le proprie agende  politiche.

Assistiamo a queste prese di posizione mentre, ad esempio, il rinnovo del  Contratto Collettivo Nazionale dei lavoratori marittimi e amministrativi è  in stallo da ormai 2 anni e mezzo e i lavoratori AMT stanno pagando per  colpe da ricercare ai vertici politici e dirigenziali, con conseguenze su

potere d’acquisto e servizio ai cittadini. Crediamo in un’azione sindacale  tesa a scardinare i ricatti che questo sistema di produzione pone ai  lavoratori (lavoro-salute, lavoro-ambiente), lasciandoli in ogni caso

perdenti, non in un’azione pseudo-sindacale succube di quei ricatti.

Invitiamo anche tutti i lavoratori della nostra categoria a lottare  attivamente contro la realizzazione di Gronda e Terzo Valico,  nell’interesse loro ed in quello generale>.

Genova,

Iscritti FILT-CGIL

Diego Marchesi, Luca Cabigiosu, Marco Macolino, Sergio Bossi, Stefania

Bruzzone, Simona Mallia, Ivano De Venuto, Carla Filippone

 

--

Carlo

Forum Sinistra Europea Genova

http://versose.altervista.org

http://sinistraeuropeagenova.wordpress.com

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