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Trenord al disastro totale. Pizzetti e Piloni (Pd) ricordano che la Lega in Lombardia governa da 18 anni

Nell’edizione del giornale La Provincia dello scorso lunedì 12 è apparsa una lettera dell’assessore regionale Terzi dal titolo ‘Colpa del PD lo sfascio di Trenord’. In questa risposta Pizzetti e Piloni ricordano alla Terzi che la Lega Governa in regione da ben 18 anni… Oggi, martedì 12 si è svolta a Milano, davanti al Pirellone la protesta dei sindaci delle tratte Trenord che hanno lanciato la parola d’ordine ‘ NON UN TRENO DI MENO’

| Scritto da Redazione
Trenord al disastro totale. Pizzetti e Piloni (Pd) ricordano che la Lega in Lombardia governa da 18 anni

Trenord al disastro totale. Pizzetti e Piloni (Pd) ricordano che la Lega in Lombardia governa da 18 anni

Nell’edizione del giornale La Provincia dello scorso lunedì 12 è apparsa una lettera dell’assessore regionale Terzi dal titolo ‘Colpa del PD lo sfascio di Trenord’. In questa risposta Pizzetti e Piloni ricordano alla Terzi che la Lega Governa in regione da ben 18 anni… Oggi, martedì 12 si è svolta a Milano, davanti al Pirellone la protesta dei sindaci delle tratte Trenord che hanno lanciato la parola d’ordine ‘ NON UN TRENO DI MENO’

Il testo integrale della lettere di Pizzetti e Piloni.

Avendo letto con un certo stupore la lettera dell’assessore Terzi, ci verrebbe da dire che a tutto c’è un limite. Soprattutto nei confronti dei pendolari verso cui non vi è neppure il più semplice cenno di scuse. La Lega governa Regione Lombardia ininterrottamente da 18 anni ed è stata al governo nazionale assai più del Pd.

Eppure Claudia Maria Terzi, nel suo spudorato candore, è come se fosse apparsa ieri anziché essere assessore da 6 anni. I treni non funzionano, di chi è la responsabilità? Ma è ovvio, del Pd! A suo dire «il Pd è responsabile dei mancati investimenti in Lombardia negli ultimi 5 anni». Il governo Renzi, sì il tanto vituperato Renzi ormai demodé, nel 2016 ha sottoscritto con la Giunta regionale il Patto per la Lombardia del valore di 11 miliardi.

L’allora presidente Maroni cosi scrisse: ‘Il Patto che sottoscriviamo oggi è assolutamente soddisfacente. Abbiamo ottenuto quello che avevamo chiesto. Un lungo elenco di opere, che porta come cifra totale 10 miliardi e 750 milioni. Avevamo chiesto 10 miliardi, è arrivato qualcosa in più, ben venga. Queste non sono ipotesi di investimento, ma risorse che ci sono’.

L’assessore Terzi era già in Giunta regionale, dunque a conoscenza del Patto. Allora perché mentire in modo così pacchiano? Per quanto grande, una menzogna su altri non riuscirà mai ad occultare l’enorme inefficienza propria.

La stessa attacca l’ex amministratore delegato FS, ma è proprio col Contratto di servizio da egli proposto e sottoscritto dal governo Gentiloni che si postano, tra le altre, risorse per il raddoppio della Mantova-Codogno.

L’ex amministratore delegato lavorò intensamente con la precedente Giunta regionale per un intervento assai più consistente di FS in Trenord, così da garantire ben maggiori investimenti nazionali sulla rete lombarda.

L’attuale Giunta regionale ha rimesso tutto in discussione in nome di un’inefficiente federalismo ferroviario.

Claudia Maria Terzi era assessore allora ed è assessore oggi, qual è quella vera? Il ministro Toninelli, suo alleato politico che ufficialmente incontrerà nelle prossime ore, ha in proposito dichiarato: «Ribadirò che è nostra volontà dare una svolta alla governance di Trenord, sottraendola al controllo della politica che in questi anni l’ha trascinata nel baratro. Ferrovie Nord Milano, che detiene il 50% di Trenord, negli anni ha rappresentato il tipico esempio di società gestita dalla politica nel peggiore dei modi. In termini di investimenti ricorderò poi al Presidente Fontana che Trenord nel 2016 ha chiuso il bilancio con più di 16 milioni di utile netto, ed è inammissibile che una società che eroga un servizio pubblico così indecente si preoccupi di staccare dividendi ai suoi soci, tra cui la Regione Lombardia, anziché investire sull’acquisto di nuovi treni e sul personale».

Basterebbe tutto ciò per rispondere all’assessore, ma data la grave situazione è necessario entrare ancor più nel merito.

L’incontro con l’ad Piuri ha confermato due cose.

La prima è che i continui disservizi sono imputabili per circa il 60% dei casi a responsabilità di Trenord.

La seconda è che questi disservizi sono causati da un piano manutenzioni che non funziona, a causa della carenza di personale e di mezzi troppo vecchi e spesso guasti.

Questi due elementi sono inseriti nei contratti di servizio tra Trenord e Regione Lombardia. Punto. Infatti, a causa del mancato rispetto dei contratti da parte di Trenord, questa versa a Regione penali annue per 26 milioni di euro.

Nel 2017 l’ex ad di Trenord Farisè avvisò la Giunta Maroni, di cui la Terzi era assessore, di queste difficoltà, chiedendo risorse immediate per evitare di trovarsi in un'emergenza.

Maroni a luglio 2017 destinò 1,6 miliardi di euro per innovare la flotta di Trenord (delibera n° 6932 del 27/07/2017) salvo poi posticipare la maggior parte di queste risorse al 2032 (1,3 miliardi), con un’altra delibera approvata tra Natale e Capodanno (delibera n° 7643 del 28/12/2017).

Significa che i primi treni, pochi, arriveranno nel 2020 e non saranno sufficienti. Purtroppo per i prossimi due anni non migliorerà nulla.

Questo è inaccettabile. Di fronte a tale scenario, sono ben poca cosa i treni usati promessi da Toninelli, dei quali, ad oggi, ne è arrivato solo uno. È necessario smetterla con il gioco dello scaricabarile, ognuno deve fare la propria parte. La situazione del sistema ferroviario lombardo è grave, servono risposte vere e immediate. A partire dalla messa in discussione del contratto di servizio con Trenord e andare a gara. È l’unica prospettiva seria da perseguire. Per i pendolari, per i territori e il loro sviluppo.

LUCIANO PIZZETTI, MATTEO PILONI

Cremona martedì 13 novembre 

In allegato l'articolo della Terzi 

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