Giovedì, 25 aprile 2024 - ore 06.52

TRISTEZZA E CORDOGLIO IN VIA ALDINI PER LA MORTE DI UN GIOVANE ERITREO

Era in cura al reparto di Etnopsichiatria del Niguarda. C’è bisogno di strumenti più forti per affrontare il tema delle persone segnate da disagio psichico a seguito dei numerosi traumi subiti

| Scritto da Redazione
TRISTEZZA E CORDOGLIO IN VIA ALDINI PER LA MORTE DI UN GIOVANE ERITREO

Tristezza e cordoglio in via Aldini, il centro di accoglienza del Comune di Milano gestito da Fondazione Progetto Arca, per la morte di Mussie, un giovane uomo di origine eritrea, richiedente asilo e nella struttura da 12 mesi.

Giunto in Italia nel 2011, dopo aver vissuto a Bari per 4 anni nel 2015 si trasferisce in Cecoslovacchia dove fa richiesta di protezione internazionale, ma viene rimandato in Italia, a Milano. Hagu era in cura presso il reparto di Etnopsichiatria dell’ospedale Niguarda a seguito di traumi precedentemente subiti. Poco prima delle 13 di oggi è stato trovato senza vita dai compagni e dagli operatori di via Aldini. Da una prima ricostruzione si sarebbe buttato da una finestra dell’edificio senza che nessuno potesse intervenire.

“La notizia di questa morte ci addolora moltissimo - afferma l’assessore alle Politiche sociali, Pierfrancesco Majorino - perché questo giovane richiedente asilo era nelle nostre strutture da tempo ed era seguito dai medici del Niguarda. C’è bisogno di strumenti più forti per affrontare il tema delle persone segnate da problematiche riguardanti il disagio psichico, persone che tra le tante difficoltà hanno sempre più bisogno di assistenza e aiuto".

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