Venerdì, 03 maggio 2024 - ore 08.08

Ucraina: il Governo propone le sue sanzioni alla Russia di Putin

| Scritto da Redazione
Ucraina: il Governo propone le sue sanzioni alla Russia di Putin

Il Premier ucraino, Arseniy Yatsenyuk, ha ipotizzato misure restrittive per colpire attività in territorio ucraino di persone fisiche e giuridiche russe in risposta all'occupazione del Donbas. Anche Australia e Olanda contro il Presidente della Federazione Russa

172 persone fisiche e 65 enti giuridici, più un invito alla Comunità Internazionale a non armare l'aggressore russo. Nella giornata di venerdì, 8 Agosto, il Governo ucraino ha proposto al Parlamento la ratifica di sanzioni economiche e commerciali nei confronti della Russia. 

La misura, approvata durante una seduta a porte chiuse del Gabinetto dei Ministri, è stata presa in risposta all'annessione militare della Crimea da parte dell'esercito di Mosca e all'occupazione, ancora in corso, delle regioni orientali ucraine da parte di miliziani pro-russi armati di tutto punto dal Cremlino.

Come dichiarato dal Premier ucraino, Arseniy Yatsenyuk, le sanzioni, che devono essere approvate invia definitiva dal Parlamento, consistono nel congelamento degli utili bancari degli enti interessati, e nel divieto a svolgere attività lucrative né a partecipare a privatizzazioni di enti ucraini per i cittadini russi inseriti nella lista dei soggetti a cui le misure sono state applicate.

Le sanzioni proposte prevedono anche la possibilità di interrompere il transito di beni e merci russe attraverso il territorio dell'Ucraina, l'imposizione del divieto ad aprire conti in banche ucraine per personalità residenti in Russia, e la revoca ai soggetti interessati della possibilità di soggiornare in territorio ucraino.

"Le misure sono dolorose anche per l'Ucraina, ma siamo decisi a compiere questo importante passo, anche ponendo sotto stretta sorveglianza tutte le industrie russe che operano in territorio ucraino" ha dichiarato Yatsenyuk in seguito alla riunione del Gabinetto dei Ministri.

Oltre alle sanzioni, il Premier Yatsenyuk ha anche invitato l'Occidente a non foraggiare la Russia con il commercio di armamenti diretti a Mosca: un chiaro messaggio rivolto dritto alla Francia, che, nonostante le sanzioni applicate dall'Unione Europea, non ha voluto rinunciare alla fornitura al Cremlino di portaerei Mistral.

"L'Ucraina è un Paese indipendente e sovrano che ha pieno diritto di poter scegliere quando realizzare il suo processo di integrazione europea" ha continuato il Premier ucraino, riprendendo una delle promesse fatte durante la recente campagna elettorale presidenziale dal Presidente ucraino, Petro Poroshenko, che si è impegnato a presentare la domanda per lo status di Paese candidato UE entro la fine del suo mandato.

Concorde con Yatsenyuk si è detto il Premier australiano, Tony Abbott, che ha ventilato l'ipotesi di un inasprimento delle sanzioni che l'Australia ha applicato alla Russia in seguito all'annessione militare della Crimea decisa, ed attuata, dal Presidente russo, Vladimir Putin.

"La Russia sta terrorizzando il Mondo: il suo atteggiamento non è giustificabile -ha dichiarato Abbott- Voglio rendere noto al Presidente Putin che se egli intende diventare un leader mondiale, allora deve ritirare le sue truppe dal territorio ucraino: se ne stia al di la del confine, e lasci che sia l'Ucraina a scegliere da sola il suo posizionamento in politica internazionale".

Sulla medesima linea di Abbott si è detto il Ministro degli Esteri olandese, Frans Timmermans, che, sulla sua pagina Facebook, ha dichiarato che la politica attuata dalla Russia mette a serio repentaglio la sicurezza di tutti i Paesi del Mondo.

La Polonia decisa a chiedere l'esclusione di Mosca dal WTO

Oltre a quella di Abbott e Timmermans -rappresentanti dei due Paesi coinvolti dall'abbattimento del Boeing malaysiano in Ucraina orientale da parte dei miliziani pro-russi che occupano il Donbas- importante è anche la reazione della Polonia, che la Russia ha inteso colpire con contro-sanzioni dirette inerenti al blocco delle importazioni dei prodotto ortofrutticoli polacchi.

Sempre venerdì, 8 Agosto, il Ministro dell'Agricoltura polacco, Marek Sawicki, ha evidenziato come vi siano tutti i presupposti per escludere la Russia dall'Organizzazione Mondiale del Commercio -WTO- dopo che Mosca, in risposta alle sanzioni dell'Unione Europea, ha posto il bando sui prodotti ortofrutticoli non solo della Polonia, ma anche di USA, UE, Canada, Australia e Norvegia.

"Vi sono argomentazioni sufficienti per richiedere l'esclusione della Russia dal WTO, ma occorre che esse siano supportare all'unanimità dall'Europa" ha dichiarato Sawicki in un'intervista all'autorevole Gazeta Wyborcza, richiedendo il forte intervento dell'Unione Europea in sostegno alla Polonia e all'Ucraina.

Matteo Cazzulani, Analista Politico dell'Europa Centro-Orientale,Twitter @MatteoCazzulani

 

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