Sabato, 27 aprile 2024 - ore 17.43

UDC Cremona: ‘Ferrovie, la proposta di Maroni accolta da un silenzio assordante’

La proposta del Presidente della Regione è di raddoppiare la Mantova-Cremona-Codogno

| Scritto da Redazione
UDC Cremona: ‘Ferrovie, la proposta di Maroni accolta da un silenzio assordante’

«Nei giorni scorsi il Presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni ha proposto di raddoppiare la linea ferroviaria Mantova-Cremona-Codogno. Una proposta molto importante per il territorio cremonese e mantovano che, prendendo atto, dello stato del nostro servizio ferroviario e del trasporto pubblico in generale darebbe una risposta significativa alle molte attese sia in termini di trasporto viaggiatori e merci sia di sviluppo del territorio»: così Giuseppe Trespidi, Segretario Provinciale di UDC Cremona. «Peccato, però, che la proposta sia caduta in un silenzio assordante sia della politica sia delle forze economiche. Stavolta non ci si nasconde dietro al solito alibi: “non ci sono i soldi perciò non si può fare” ma c’è un si dice che non è nell’elenco delle opere prioritarie che la Regione Lombardia ha trasmesso al Ministero delle infrastrutture, perciò “di cosa stiamo parlando”? A fronte di ciò non mi resta che prendere atto che sembra che ancora una volta non si vuole tentare di progettare il futuro», aggiunge Trespidi. «È in sostanza questo che, stando alle cronache giornalistiche, sta emergendo: non si vuol neppure prendere in considerazione la proposta di Maroni e di chiedere ufficialmente a Regione Lombardia e a Rete Ferroviaria Italiana di fare un progetto di fattibilità del raddoppio della linea. Tra l’altro vale la penna ricordare che con particolare riferimento al tratto Codogno-Cremona si sta lavorando per vedere la fattibilità dell’insediamento dell’area industriale di Tencara. Area che per potersi sviluppare deve essere dotata di infrastrutture come il canale navigabile e la linea ferroviaria. Ma – continua Trespidi – se veramente si ritiene che la linea Milano-Cremona-Mantova debba diventare un asset strategico per la rete ferroviaria Lombarda sia sul fronte dei trasporti pendolari, perché collega i bacini di Mantova e Cremona all’area metropolitana di Milano, sia perché rappresenta uno degli itinerari merci più importanti del bacino padano, dove sono situati i terminali di Mantova, Cremona-Cavatigozzi e Piadena, occorrono azioni e progetti concreti che, francamente, non si vedono a nessun livello nel mondo politico cremonese e mantovano. Occorre purtroppo constatare che nel cremonese, nonostante gli appelli del mondo industriale, non si intravede una visione strategica per il futuro perché manca la definizione di progetti da realizzare nel medio e lungo periodo. È vero, invece, che nel frattempo il servizio ferroviario, pur dando segnali di miglioramento, continua a registrare inconvenienti peggiorativi», si avvia a concludere Trespidi. «Ecco allora che la proposta di Maroni diventa un obiettivo strategico prioritario perché risponde non solo alle esigenze economiche e di sviluppo del territorio ma dà anche una risposta adeguata al traffico merci e viaggiatori dell’area cremonese. È ora che le forze politiche ed economiche, i Consiglieri regionali, il Comune di Cremona, la Provincia escano allo scoperto, accogliendo la proposta di Maroni ritenendo, giustamente, che Cremona è un cuore dove le vene che gli portano il sangue sono asfittiche per cui è necessario che si trovino le alleanze necessarie perché l’aorta rappresentata dalla linea Mantova-Cremona-Codogno diventi veramente tale raddoppiandola. Occorrono progetti strategici e prioritari per il futuro senza trascurare il presente e questo è senz’altro uno su cui puntare».

922 visite
Petizioni online
Sondaggi online

Articoli della stessa categoria