Ulrich Andreas Zanconato (AGICONSUL): ‘Cambiamenti radicali nel mercato legale’

«Il settore legale è di fronte a cambiamenti epocali causati essenzialmente da un’innovazione tecnologica senza precedenti. L’offerta di servizi legali oggi è pressoché identica a quella di vent’anni fa, ma nell’arco del prossimo ventennio nuovi operatori entreranno nel mercato cambiando radicalmente il lato dell’offerta»: a parlare è Ulrich Andreas Zanconato, membro di Agiconsul (Associazione Giuristi e Consulenti d’Impresa, socio aggregato di Confindustria - Servizi Innovativi e Tecnologici).

«Già oggi esistono esempi di innovazioni tecnologiche nel mercato legale», prosegue Zanconato. «Basti pensare all’e-discovery, cioè lo scambio di grandi quantità di documenti elettronici nella fase di preparazione del contenzioso, o all’automatizzazione della creazione di contratti. Altro esempio è il sempre maggiore uso della tecnologia OCR (Optical Character Recognition) per digitalizzare i documenti e quindi semplificare l’analisi di grandi quantità di contratti. Le applicazioni pratiche di quest’innovazione sono molteplici. Per citarne una, una banca dotata di un appropriato sistema di digitalizzazione dei contratti può ridurre di settimane se non addirittura mesi il tempo necessario per rispondere a domande poste dal regolatore. Negli anni a venire l’analisi big data rivestirà sempre maggiore importanza. È facile vedere come la capacità di analizzare rapidamente un’enorme mole di informazioni possa costituire un vantaggio strategico nelle fasi iniziali di preparazione del contenzioso, per fare solo un esempio. L’unione di analisi big data e intelligenza artificiale darà luogo a cambiamenti ancora più radicali. Nel 2020 un normale desktop computer avrà la stessa capacità di calcolo del cervello umano. Non è impensabile che un computer potrà offrire consulenza legale di qualità superiore a quella di un avvocato, almeno in aree giuridiche relativamente semplici dove la creatività e abilità del singolo giurista rivestono un ruolo minore», prosegue Zanconato, spiegando quali fattori spingono l’adozione di tecnologie innovative nel settore legale.

«I servizi legali sono sempre stati considerati costosi. Ma negli ultimi anni la pressione dei clienti a ridurre i costi aumentando allo stesso tempo la qualità del servizio si è fatta sempre più forte. C’è sempre maggiore opposizione da parte dei clienti all’utilizzo di costosi avvocati per attività ripetitive o di routine. E più lo sviluppo tecnologico rende possibile un aumento della produttività, più i clienti spingeranno per un’ulteriore riduzione dei costi», continua Zanconato.

Ma l’evoluzione non si fermerà all’adozione di tecnologie innovative da parte degli studi legali: «Nei prossimi anni gli studi legali come li conosciamo oggi non esisteranno più. Maggiore produttività significa meno ore lavorate e quindi meno fatturato. Gli studi legali saranno costretti a cambiare il loro attuale modello di business, dove il profitto è proporzionale al numero di ore lavorate e non ai risultati ottenuti. Il vantaggio di avere grandi team di avvocati diminuirà, mentre avranno sempre maggiore importanza gli investimenti finalizzati all’aumento della produttività. In parte gli studi legali dovranno attirare investitori esterni ed eventualmente trasformarsi in società quotate; in parte assisteremo a servizi legali offerti sempre più spesso da entità diverse dagli studi legali, quali società di consulenza e società di revisione contabile», conclude Zanconato.