Domenica, 28 aprile 2024 - ore 18.18

Un passo avanti, in Italia, per la ricerca biomedica

| Scritto da Redazione
Un passo avanti, in Italia, per la ricerca biomedica

Il testo finale per il recepimento della direttiva 2010/63 sulla sperimentazione animale, appena approvato, consentira' all'Italia di avere in Europa dei punti di vantaggio rispetto a molti altri Stati dell'UE. Un vantaggio rispetto a tutti gli Stati che - adottando talvolta perfino l'inaccettabile testo originale tal quale - non hanno condotto battaglia contro una direttiva che posiziona l'Europa nelle retrovie del progresso scientifico in materia di ricerca biomedica; una direttiva che non ha preso in alcun conto la voce contraria non solo dei cittadini, ma anche dei sempre più numerosi scienziati che ritengono la sperimentazione animale un grave errore scientifico.

La battaglia, lunghissima, che si è svolta nel Parlamento italiano, è stata capeggiata dall'on. Brambilla e ha ottenuto le seguenti modifiche:

* Divieto di allevamento di cani, gatti e primati su tutto il territorio nazionale ;

* Divieti di test per droghe, alcol, tabacchi, armi e didattica

* Obbligo di anestesia e analgesia

* Obbligo di sviluppo di altri metodi sostitutivi.

Tali provvedimenti, pur se piccoli rispetto a quelli necessari, avranno l'effetto di ridurre il numero complessivo dei test su animali.

Un risultato apprezzato dal Comitato Scientifico EQUIVITA in quanto è un risultato che, pur se estremamente parziale, si muove nella direzione giusta. Gianni Tamino, presidente del Comitato Scientifico EQUIVITA ritiene che, "Come annunciato già sei anni fa dall'Accademia Nazionale delle Scienze Statunitense con il documento "Toxicity testing in the 21st century" e come ribadito oggi da articoli scientifici sempre più numerosi (vedi Genomic responses in mouse models poorly mimic human inflammatory diseases, pubblicato dal PNAS- Proceedings of tha National Academy of Sciences of the United States of America), è già in corso un "cambiamento epocale" - oggi realmente indispensabile alla tutela dell'ambiente e della nostra salute - grazie al quale la sperimentazione animale cederà il posto ai nuovi metodi di ricerca: quelli scientifici (derivati dalle tante recenti conquiste della scienza), in gran numero già esistenti, di gran lunga più validi, esaurienti e predittivi per la specie umana (oltre che mille volte più rapidi ed economici).

L'abolizione della sperimentazione animale è auspicata dalla stragrande maggioranza dei cittadini europei (86% secondo l'indagine Eurispes del 2006), la cui volontà si manifesta oggi attraverso "STOPVIVISECTION", una delle primissime ECI (Iniziative dei Cittadini Europei) presentate di recente a Bruxelles, con la testimonianza di Jeremy Rifkin.

Lo sguardo di "STOPVIVISECTION", che fa tesoro del nuovo "Diritto d'Inizitiva" concesso ai Cittadini europei, va oltre l'Italia e racchiude l 'Europa intera. L'Iniziativa si prefigge di andare al cuore del problema : chiedere alla Commissione Europea la riscrittura di una nuova Direttiva che superi la sperimentazione animale e renda obbligatori i metodi alternativi (dtti ancher sosotitutivi)

Servono un MILIONE di firme e ogni cittadino può fare la differenza raccogliendo nuove adesioni.

Se non lo avete già fatto, firmate subito su

www.stopvivisection.eu

e raccogliete frme press i vostri amici.

Le firme si possono apporre sia su carta che online.

Basta collegarsi (al più presto!) con il sito:

www.stopvivisection.eu

 

FIRMA E FAI FIRMARE:

Per la saluta umana           Per i diritti di tutti gli esseri viventi         Per il progresso scientifico

EQUIVITA, Comitato Scientifico Antivivisezionista Via P. A. Micheli, 62 00197 Roma

Tel. +39.06.3220720, Cell. 335.8444949, Fax +39.06.3225370 emailto: equivita@equivita.it

www.equivita.it ; facebook: http://www..facebook.com/equivita.comitatoscientificoantivivisezionista

2013-08-04

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