Sabato, 27 aprile 2024 - ore 04.25

UNA PASQUA DI PAZIENZA PER VINCERE ODIO E MALE + DANIELE GIANOTTI Vescovo Crema

Nella seconda celebrazione della Pasqua segnata dalla pandemia Covid-19, quella di questo anno 2021, la parola che desidero trasmettere è pazienza

| Scritto da Redazione
UNA PASQUA DI PAZIENZA PER VINCERE ODIO E MALE + DANIELE GIANOTTI Vescovo Crema

UNA PASQUA DI PAZIENZA PER VINCERE ODIO E MALE + DANIELE GIANOTTI Vescovo di Crema

Nella seconda celebrazione della Pasqua segnata dalla pandemia Covid-19, quella di questo anno 2021, la parola che desidero trasmettere, insieme con gli auguri pasquali, può sembrare irriverente, fuori luogo, ma la ritengo necessaria: è la parola pazienza. Sì: come ho scritto anche nella Lettera inviata alla Chiesa di Crema per la Pasqua, auguro a tutte e tutti una buona e santa Pasqua, vissuta dentro l’orizzonte della «pazienza di Gesù Cristo», secondo un’espressione che prendo da san Paolo (II lettera ai Tessalonicesi 3,5).

Pazienza» è parola molto vicina – p er certi versi identica – a «passione», quella passione di Gesù che contempliamo nei giorni della Settimana santa, e che per i cristiani è una via non di morte, ma di speranza e di vita. So bene che «passione» e «pazienza» possono essere parole ambigue. Per questo, per capire meglio il senso della «pazienza di Cristo», che conduce alla gioia della Pasqua, la accosto a un’altra espressione di San Paolo: il quale, nel celebre Inno all’amore, dice che l’«amore è paziente», caritas patiens est (I lettera ai Corinzi 13,4.7). In definitiva, ciò che la Pasqua insegna ai cristiani e al mondo è che l’amore paziente di Cristo è per sempre vittorioso sulle forze di odio, di menzogna, di peccato, di male, di ingiustizia, che lo hanno condotto fin sulla croce. L’amore paziente non è rassegnato, passivamente inerte; meno che mai è rancoroso o vendicativo. La pazienza di Cristo, portata fino alla croce, è il suo modo di non reagire al male con il male, ma con il bene; di non rispondere a l l’odio con l’odio, ma con il perdono; di cercare un futuro non nella difesa egoistica delle propria vita, ma n e l l’affidamento pieno a Dio e nel dono senza riserva di sé ai fratelli. L’amore paziente è quello che sa tenere duro nelle difficoltà e nella prova, e che prepara attivamente il futuro, accogliendolo dalle mani di Dio e, al tempo stesso, testimoniando operosamente la forza rinnovatrice della carità che «tutto scusa, tutto crede, tutto spera, tutto sopporta» (I ai Cor., 13,7). Di questo amore paziente e creativo, frutto della Pasqua del Signore, abbiamo bisogno per l’ora presente e per aprirci a un futuro diverso, in favore specialmente di chi più sta soffrendo per la pandemia e le sue conseguenze. Gesù Cristo, testimone dell’amor e paziente e generoso, è davvero risorto! A Lui chiediamo di sostenere la nostra pazienza n e l l’ora della prova, per aprirci alla vita e alla gioia che non vengono meno. Buona Pasqua!

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