Lunedì, 13 maggio 2024 - ore 14.48

USB: 300mila posti di lavoro della p.a. a rischio

| Scritto da Redazione
USB:  300mila posti di lavoro della p.a. a rischio

Le misure adottate dal Consiglio dei Ministri hanno come vero obiettivo quello dello smantellamento della Pubblica Amministrazione e del welfare nel nostro Paese, è il commento di Massimo Betti, dellEsecutivo Nazionale USB Pubblico Impiego. Dopo averlo promesso ad Obama e alla Merkel, Monti si appresta a privatizzare tutto ciò che ha una funzione pubblica, e a questo

scopo taglia centinaia di migliaia di posti di lavoro nella Pubblica Amministrazione.

Prosegue il dirigente USB: I cosiddetti tagli lineari ai ministeri, che avranno inizio con leliminazione del 10% dei lavoratori pubblici della Presidenza del Consiglio e del Ministero dell’Economia, nonché la soppressione dei Monopoli di Stato e dellAgenzia del Territorio,

determinano in forma automatica migliaia di lavoratori in esubero, che se rapportati, come sembra nelle intenzioni del Governo,  a tutta la P.A. raggiungeranno la quota di oltre 300.000.

Il Governo  sottolinea Betti – dà così inizio ad un percorso, preannunciato con  laccordo firmato lo scorso 3 maggio da Cgil Cisl Uil e sindacati autonomi, che porterà a licenziamenti di massa. Il 22 di giugno, nell’ambito della giornata nazionale di sciopero intercategoriale indetto da

USB e dal sindacalismo di base e conflittuale, i lavoratori pubblici avranno una grande opportunità per esprimere tutto il loro dissenso e far emergere la giusta rabbia che negli uffici, negli ospedali, nelle scuole, nei comuni si respira quotidianamente, conclude Betti.

Le misure adottate dal Consiglio dei Ministri hanno come vero obiettivo quello dello smantellamento della Pubblica Amministrazione e del welfare nel nostro Paese, è il commento di Massimo Betti, dellEsecutivo Nazionale USB Pubblico Impiego. Dopo averlo promesso ad Obama e alla Merkel, Monti si appresta a privatizzare tutto ciò che ha una funzione pubblica, e a questo
scopo taglia centinaia di migliaia di posti di lavoro nella Pubblica Amministrazione.

Prosegue il dirigente USB: I cosiddetti tagli lineari ai ministeri, che avranno inizio con leliminazione del 10% dei lavoratori pubblici della Presidenza del Consiglio e del Ministero dell’Economia, nonché la soppressione dei Monopoli di Stato e dellAgenzia del Territorio,
determinano in forma automatica migliaia di lavoratori in esubero, che se rapportati, come sembra nelle intenzioni del Governo,  a tutta la P.A. raggiungeranno la quota di oltre 300.000.

Il Governo  sottolinea Betti – dà così inizio ad un percorso, preannunciato con  laccordo firmato lo scorso 3 maggio da Cgil Cisl Uil e sindacati autonomi, che porterà a licenziamenti di massa. Il 22 di giugno, nell’ambito della giornata nazionale di sciopero intercategoriale indetto da
USB e dal sindacalismo di base e conflittuale, i lavoratori pubblici avranno una grande opportunità per esprimere tutto il loro dissenso e far emergere la giusta rabbia che negli uffici, negli ospedali, nelle scuole, nei comuni si respira quotidianamente, conclude Betti.

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