Presentata questa mattina dal Vice sindaco e assessore all’Istruzione Maura Ruggeri, con la dirigente del Settore Politiche Educative Silvia Toninelli i risultati del gradimento degli asili nido e delle scuole d’infanzia comunali.
L’obiettivo di questo incontro – ha detto in apertura la Vice sindaco - è quello di restituire lo stato dell’arte rispetto all’atteggiamento, da parte delle famiglie, rispetto ai servizi educativi 0/6 anni, perché a nostro parere ci sono degli elementi interessanti da sottolineare
Già all’insediamento di questa Amministrazione – ha precisato l'Assessore - abbiamo coinvolto le famiglie con bimbi da 0/3 anni in una ricerca, che ha interessato anche i gestori dei nidi privati, per capire come erano cambiate le esigenze delle famiglie, alla luce della crisi e dei mutamenti del lavoro e degli stili di vita, come deve cambiare il servizio, quali gli interventi per renderlo più adeguato alle nuove esigenze. Con una certa sorpresa – ha proseguito Maura Ruggeri - perché aspettavamo esiti diversi, è uscita una conferma del nido, chiamiamolo tradizionale, rispetto agli orari classici dalle 8 alle 9 ingresso – 16/16,30 uscita ed una consapevolezza elevata della valenza educativa del servizio rispetto alla funzione assistenziale/conciliazione.
Il problema nido si, nido no, sembrava essere più di ordine economico piuttosto che una motivazione legata ad altri fattori Questo ci ha confortato, anche rispetto alla scelta fatta a settembre 2014 (anche se un anno fa sembrava un po’ rischioso) di confermare le 4 strutture pubbliche, nonostante il crollo delle frequenze del 2013 e nonostante la situazione al 2014 fosse ancora abbastanza critica. Avevamo visto giusto, infatti l’intervento sulle rette, che ha introdotto maggiore equità, ha portato ad un aumento delle iscrizione sul 2015 che vede addirittura 30 bambini in lista di attesa, cosa che non era certo presente lo scorso anno.
Il gradimento elevato e la consapevolezza della valenza educativa e socializzante del nido - ha proseguito la Vice sindaco - per i bambini da parte delle famiglie sono gli aspetti principali che escono anche dalla customer. Questa non è cosa banale rispetto ad una concezione meramente assistenziale del servizio - porto il bambino al nido perché lavoriamo entrambi ed i nonni non me lo tengono-. Tra l’altro tutti gli studi più recenti europei ed italiani convengono nell’affermare che il nido, ovviamente di qualità, ha una influenza molto positiva sui processi cognitivi e di socializzazione dei bambini.
La customer non è una novità, da circa 15 anni il Settore Politiche Educative rileva il livello di soddisfazione del servizio da parte delle famiglie, ma quest’anno il questionario è stato cambiato e sono uscite cose interessanti. Una partecipazione elevata, ai nido sono stati consegnati 173 e restituiti compilati 134 pari al 77,46%, nelle scuole dell’infanzia su 692 questionari consegnati ne sono stati restituiti 461 pari al 66,62% con un elevato grado di gradimento. Gli aspetti più apprezzati - ha concluso Maura Ruggeri - sono la relazione bambino insegnante, l’offerta informativa e l’alimentazione per i nidi; qualità offerta formativa, relazione insegnate bambino, pulizia e cura ambienti nelle materne Gli elementi di miglioramento evidenziati sono una maggiore comunicazione con uffici ed il sistema di pagamento EASY pay per ritardi e invio di messaggi di sollecito da parte ditta gestore. Gli aspetti di novità rispetto al passato la buona partecipazione utenza straniera, il coinvolgimento dei papà nella compilazione con le mamme o anche da soli la richiesta di modernizzazione delle comunicazioni utilizzo nuove tecnologie e social nella comunicazione scuola famiglia.
In allegato i dati dell'indagine
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