Mercoledì, 24 aprile 2024 - ore 05.41

Val di Susa.Fermare le forze dell'ordine

| Scritto da Redazione
Val di Susa.Fermare le forze dell'ordine

Fermare le forze dell'ordine
Aprire il dialogo con chi si oppone alla Tav in Val di Susa
La solidariet dellArci ai manifestanti feriti
Quanto sta succedendo in Val di Susa in queste ore, dopo il blitz delle forze antisommossa, gravissimo e va immediatamente fermato.
Alle 6 di stamattina scattato l'attacco simultaneo a Chiomonte, Giaglione e in autostrada. Lancio di lacrimogeni ad altezza uomo dai blindati e dagli elicotteri. I bulldozzer sfondano recinzioni e presidi. In quella terribile confusione solo un fuggi fuggi generale ha evitato il peggio. Si scappa nei boschi ma molti finiscono nella maglie delle forze dell'ordine. Fra loro, anche una quindicina di manifestanti pacifici dei circoli Arci di Torino. Indietreggiano lentamente, mani alzate, chiedendo un po' di tempo per sgomberare ma vengono immediatamente attaccati. Ivo Ghignoli, dirigente di Arci Piemonte, viene colpito prima da un lacrimogeno al braccio e poi gli viene spaccato il naso con una manganellata. Intanto il bombardamento dei lacrimogeni sparati dagli elicotteri continua anche nei boschi. Ugo Zamburro, medico e dirigente Arci di Torino, porta i primi soccorsi ai feriti, ma l'impresa improba e si cerca di raggiungere l'ospedale di Susa e poi quelli di Torino. Tutto intorno un disastro.
E' una brutta giornata per la democrazia. Alla pacifica protesta di cittadine e cittadini, intere famiglie da giorni in presidio a Maddalena di Chiomonte, non si pu rispondere con la violenza e una brutale repressione.
E inaccettabile che si tenti di imporre con la forza alla popolazione locale una scelta che stravolgerebbe gli assetti del territorio, imponendo la realizzazione di unopera costosa e inutile, come stato dimostrato con fondate argomentazioni scientifiche.
La vittoria ai referendum del 12 e 13 giugno ci dice che gli italiani vogliono essere protagonisti delle scelte che riguardano il loro futuro, a partire dalle decisioni che incidono sullambiente e il territorio in cui si vive.
Quei S contengono la richiesta di un diverso modello di sviluppo, a partire dalla tutela dei beni comuni, ma alludono anche alla necessit di una democratizzazione dei rapporti tra istituzioni e cittadini, che chiedono con forza di essere partecipi dei momenti decisionali.
Questa richiesta non pu pi essere ignorata, tanto meno messa a tacere con lintervento violento delle forze dellordine, che vanno fermate, subito.
LArci vicina ai manifestanti feriti, conferma il suo impegno a fianco della popolazione della Val di Susa e sar presente alle mobilitazioni di solidariet organizzate in varie citt dItalia.


Paolo Beni
Presidente Nazionale ARCI

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