Venerdì, 26 aprile 2024 - ore 21.20

Via libera del Consiglio al fondo speciale da 5 miliardi per la Brexit

Via libera del Consiglio al fondo speciale da 5 miliardi per la Brexit

| Scritto da Redazione
Via libera del Consiglio al fondo speciale da 5 miliardi per la  Brexit

Il Consiglio europeo ieri ha approvato definitivamente l’istituzione di un fondo inteso ad aiutare gli Stati membri ad affrontare l'impatto negativo della Brexit.

Con una dotazione di 5 miliardi di euro (a prezzi del 2018), il fondo aiuterà le regioni, i settori e le comunità più duramente colpiti a coprire i costi supplementari, compensare le perdite o contrastare altri effetti economici e sociali negativi derivanti direttamente dal recesso del Regno Unito dall'Unione europea.

La riserva è uno strumento speciale di emergenza una tantum.

Sosterrà le imprese pubbliche e private che devono far fronte a perturbazioni dei flussi commerciali, compresi i nuovi costi per i controlli doganali e le procedure amministrative. Poiché il recesso del Regno Unito dall'UE ha creato una situazione senza precedenti, gli Stati membri disporranno della flessibilità necessaria per decidere le azioni migliori da adottare per contrastare le varie conseguenze negative.

A tale riguardo, l'istituzione del fondo prevede un elenco non esaustivo di misure ammissibili, che includono il sostegno alle PMI, alle comunità e organizzazioni regionali e locali, compresa la pesca costiera su piccola scala, dipendenti dalla pesca nelle acque del Regno Unito, come pure misure di sostegno alla creazione di posti di lavoro e al reinserimento nel mercato del lavoro dei cittadini dell'UE che rientrano nel paese d'origine.

La riserva finanzierà le misure introdotte tra il 1º gennaio 2020 e il 31 dicembre 2023 per coprire le spese sostenute prima della scadenza del periodo di transizione.

ASSEGNAZIONE

Il Consiglio ha deciso di assegnare anticipatamente in via provvisoria tutte le risorse della riserva, che a prezzi correnti ammontano a 5,4 miliardi di euro, tenendo conto dell'impatto negativo della Brexit su ciascuno Stato membro. Il metodo di calcolo della dotazione provvisoria è determinato da tre fattori principali.

L'importo più consistente, pari a 4,5 miliardi, è ripartito in base all'importanza degli scambi commerciali con il Regno Unito, 656 milioni di euro sono assegnati in base all'importanza della pesca nella zona economica esclusiva del Regno Unito e 273 milioni sono distribuiti in base all'importanza delle relazioni di vicinato per le regioni frontaliere marittime con il Regno Unito.

Inoltre, per consentire agli Stati membri la rapida adozione di misure, la dotazione di gran lunga più consistente delle risorse sarà messa a disposizione a titolo di prefinanziamento in tre quote annuali, nel 2021, nel 2022 e nel 2023. Le risorse rimanenti saranno rese disponibili nel 2025, dopo un esame delle spese sostenute per le misure ammissibili negli anni precedenti che terrà conto anche degli importi non utilizzati.

PROSSIME TAPPE

L'approvazione data ieri dal Consiglio alla posizione del Parlamento europeo in prima lettura, votata in Aula il 15 settembre, rappresenta la fase legislativa finale e significa che la riserva di adeguamento alla Brexit è stata adottata. Il regolamento entrerà in vigore il giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea nel corso della prima metà di ottobre. (aise) 

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