Martedì, 23 aprile 2024 - ore 20.26

Vicenda TAV: accelerazione finale (di Magda Negri)

| Scritto da Redazione
Vicenda TAV: accelerazione finale (di Magda Negri)

Piazza pulita delle ambiguità

La nettezza della decisione politica assunta dal governo Monti ha fatto piazza pulita delle incertezze dei governi precedenti e delle trasversali ambiguità delle forze politiche nazionali e locali. Per molti settori del centro destra il "sì TAV" era un trofeo ideologico da agitare contro un centro sinistra ritenuto conservatore, ma nei fatti il governo Berlusconi è brillato per inerzia.

Parte del PD con Bersani, Veltroni e Franceschini è sempre stato decisamente pro TAV, ma vertici istituzionali come Chiamparino e Bresso sono spesso stati lasciati soli in prima linea.

Si pensi a come la questione TAV è stata vissuta durante l'ultimo Congresso del PD, alle contraddizioni che la coalizione a favore di Mercedes Bresso incarnava. Qualcuno addirittura rimpiangeva la mancata alleanza con i grillini, che era invece riuscita a Burlando in Liguria...

Impossibile procastinare

La TAV per il tratto Torino-Lione è solo un piccolo segmento di un lungo e strategico corridoio che si snoderà dall'Atlantico a Kiev. L'interesse europeo, in primis, e l'interesse nazionale assorbono - di fatto - le vicende della Valsusa. Dirselo senza se e senza ma è già molto. Temporeggiare, procastinare non è più possibile: far cadere il progetto comporterebbe penalità ingenti.

Sappiamo tutti che il progetto di cui si parla non ha nulla a che fare con l'ipotesi originaria, che in bassa Valle ci sarà il recupero della linea storica, che il tunnel centrale sarà poco invasivo nel territorio italiano, che accertamenti geognostici sono necessari.

Il lavoro straordinario dell'osservatorio diretto da Mario Virano ha "laicamente" messo a confronto le due scuole degli economisti dei trasporti del Politecnico di Milano e della Bocconi (gli uni scettici, gli altri favorevoli) per arrivare ad un'analisi "certificata" dei costi e dei benefici dell'opera a fronte di una previsione dello sviluppo dei commerci di merci in Europa.

Il Ministro Passera ha assicurato che presto importerà qualcosa di simile alla legislazione francese del debat public per le grandi opere. Bene, per le grandi opere del futuro. Ormai gli attori pubblici hanno assunto - chi pro chi contro - la propria responsabile posizione.

Movimento No TAV: basta illegalità

Che dire del movimento No TAV? Noi piemontesi l'abbiamo visto evolvere, intrecciarsi, svilupparsi nelle sue molteplici componenti: localistica, ecologista, politica, anarchica... La diffusione nazionale ha dimostrato che la lotta No TAV è diventata il magnete per qualsivoglia istanza oppositiva. A questo movimento non può essere contestata, com'è ovvio, la pratica della violenza, condannata all'unanimità. È meno ovvia la condanna di ogni pratica di illegalità: l'illegalità diffusa e sistemica del movimento No TAV deve avere i giorni contati.

Dal blog della sen. Magda Negri
magdanegri.it

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