Venerdì, 26 aprile 2024 - ore 21.41

(video) Berardi Ecco perchè Rifondazione Comunista di Cremona esce dalla maggioranza e molla Galimberti

Il motivo principale di questa decisione politica è essenzialmente la vendita di Lgh ad A2A ed il conseguente mantenimento fino al 2024 dell’inceneritore. Pesa anche il problema dell’autostrada Cremona-Mantova che vede nettamente contraria rifondazione. Gelidi i rapporti con Sel. Il rappresentante Gianni Grazioli nel CdA di Azienda Cremona Solidale non darà le dimissioni. Deciderà il sindaco se revocargli l’incarico.

| Scritto da Redazione
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Francesca Berardi, segretaria della Federazione del Partito della Rifondazione Comunista di Cremona, nella conferenza stampa di questa mattina, ha illustrato le motivazioni che hanno portato il suo partito ad uscire dalla maggioranza politica che sostiene il sindaco Galimberti.Il principale motivo di questa decisione politica  è essenzialmente la vendita di Lgh ad A2A  ed il conseguente mantenimento fino al 2024  dell’inceneritore. In un documento molto articolato, che alleghiamo, sono dettagliate le motivazioni.Quella che rifondazione comunista chiama ‘ la privatizzazione dei servizi pubblici’ porta con se una conseguenza altrettanto negativa per i cittadini di Cremona. Ovvero il funzionamento dell’inceneritore fino al 2024 quando lo stesso Galimberti aveva promesso  la chiusura entro il 2017. Per questa ragione rifondazione sosterrà politicamente la decisione  dei comitati ambientalisti cremonesi dell’annunciato esposto in procura sul mal funzionamento dell’impianto che fa presagire anche un danno alla salute dei cittadini. La decisione di rottura apparentemente, non avendo rifondazione un rappresentante in consiglio comunale, non provocherà nessun indebolimento numerico della maggioranza, ma politico si.Infatti Filippo Bonali è di appartenenza SEL ma rappresentava- a questo punto- anche rifondazione che aveva contribuito alla costruzione della lista Sinistra per Cremona-Energia Civile. La rottura avviene prima di tutto nella lista quando SEL ha deciso di sostenere l’operazione di vendita di Lgh in A2A.Berardi evidenzia tutti i passaggi che non l’hanno coinvolta e comunque la sordità della maggioranza rispetto alla proposta alternativa che era stata avanzata e che in pochi giorni aveva raccolto più di 500 firme.

Vi sono altri motivi di malessere quali ad esempio il ribadito NO alla costruzione dell’autostrada Cremona-Mantova che  la giunta di Galimberti pare voglia realizzare. In ogni caso l’unico rappresentante di Rifondazione Comunista in un CdA , Gianni Grazioli componente di Azienda  Cremona Solidale, non si dimetterà in quanto nominato dal sindaco deciderà lo stesso Galimberti il da farsi. Rifondazione quindi riprenderà le sue libertà politiche non partecipando all’attività della maggioranza politica e muovendosi sul territorio coinvolgendo i cittadini. Se i rapporti con SEL sono congelati sui temi locali diverso è il piano nazionale dove SEL e Rifondazione faranno parte dei comitati per NO alle Riforme Costituzionali.

Red/welcr/gcst

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Il documento del Comitato politico della federazione di Cremona del PRC - SE in cui si articolano le motivazioni dell'uscita da parte del partito dalla maggioranza di governo della città di Cremona.

Tra pochi giorni si perfezionerà l’operazione di vendita di LGH ad A2A, cessione che ha visto passare il pacchetto azionario di maggioranza di LGH dalle società patrimoniali detenute dagli enti locali alla grande multiutility A2A, ex municipalizzata di Milano e Brescia, quotata in Borsa, con la prospettiva di approdare in un futuro prossimo alla fusione nella stessa A2A di quel che resta di LGH, procedimento, peraltro, che solleva nel suo complesso non pochi dubbi di legittimità. Tutta la partita AEM e LGH è stata svolta dall’attuale Amministrazione in perfetta continuità con l’operato della giunta precedente (checché ne dicano le minoranze, allora forze di maggioranza, che oggi si atteggiano a strenui oppositori della vendita di LGH) e perfino superandola in peggio: svuotamento progressivo di AEM, messa a gara dei servizi pubblici (tra cui alcuni fondamentali), vendita e quotazione indiretta in Borsa del gruppo LGH. Parametri solo economici e finanziari hanno governato e diretto queste scelte politiche, come la stessa vicenda inceneritore sta dimostrando in queste settimane. La situazione debitoria di AEM e di LGH è stata affrontata dal punto di vista strettamente contabile, approfondendo e facendo chiarezza sui conti, ma senza la volontà di denunciare le cause dell’indebitamento e di imparare dagli sbagli del passato. Si è caduti nell'errore di pensare di risolvere i debiti vendendo il patrimonio della città (costruito con i soldi dei cittadini) e di cedere il controllo sui servizi pubblici locali a soggetti che operano in base alla sostenibilità economico-finanziaria, al profitto e alla remunerazione del capitale: riguardo a questi principi ispiratori il presidente di A2A è stato molto chiaro durante la presentazione in commissione a fine novembre. Dieci mesi sono stati impiegati in trattative con A2A per mettere a punto l’operazione: quanto tempo è stato dedicato a cercare un’altra strada, completamente diversa dalla quotazione in Borsa e dalla vendita delle società, una strada diversa che mettesse al sicuro aziende e servizi pubblici? Molto poco.

In allegato l’intero documento

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