Vincenzo Montuori ci presenta il poeta Sandro Boato (1938-2019)
Per chi conosce Venezia e i suoi luoghi caratteristici sarà interessante leggere le poesie del poeta-architetto Sandro Boato (1938-2019) , fratello di uno dei primi “Verdi” italiani, Marco Boato.
Le poesie di Sandro sono significative perché ci rimandano un’immagine non turistica e da cartolina di Venezia ma sono capaci di cogliere gli aspetti più segreti ed intimi della città lLeggiamo qualche suo testo da “Stagioni”, nella sezione “Variazioni su Venezia”:
ALL’ACCADEMIA
Arco tra sole e nebbia
incrocia l’acqua grigia
sorprende
il canto di chi sale
tremito di emozione
è Giorgione a chi scende.
CHIESA DELLA SALUTE
Scende la pietra d’Istria
dalla gran cupola
in volute ondeggiando ed in lesene
fino alla gradinata
e giù sull’acqua che riflette e simula
il canto del barocco, la Salute.
GHETTO
Nell’antico rifugio
città e prigione
ben sette lingue parlano
le sinagoghe
mentre nel rio si specchiano
in verticale
cento finestre mute.
SANDRO BOATO
Voglio concludere con un mio testo dedicato a Venezia, tratto dalla sezione “Stazioni d’Italia” del volume del 2005, l’autoantologia poetica “Passaggi di stato”; il testo è “Venezia Santa Lucia” dedicato alla stazione terminale di Venezia il cui piazzale si affaccia sul Canal Grande:
Collana di luci sulla laguna / che palpita piano e s’intorbida al limite/ melmoso dei murazzi// Il treno è una scaglia di metallo/ che si appunta nella tenera / conchiglia di tramonti biavi/-il cielo estenuato in un mare pallido/ tanto da somigliare a un sogno-// Dalla scalea a sera che si allarga/ verso il profilo acceso delle chiese,/ al Canal Grande scendo,/ alle sue braccia oscure/ di acque e di silenzi.
VINCENZO. MONTUORI
Cremona 31 gennaio 2021