Venerdì, 19 aprile 2024 - ore 16.11

‘Visoni Liberi’, blitz di protesta di Essere Animali contro la crudeltà

«Il 90% della popolazione è favorevole all’abolizione di questa crudele pratica, ma l’indifferenza delle Istituzioni condanna a una morte atroce 180.000 visoni»

| Scritto da Redazione
‘Visoni Liberi’, blitz di protesta di Essere Animali contro la crudeltà

Stamattina un’eclatante protesta di Essere Animali è stata messa in atto all’allevamento di visoni di Fossoli (MO). Due attivisti sono saliti sul tetto e altri quattro sono incatenati ai capanni che contengono le gabbie con gli animali che proprio in questi giorni sono destinati a essere uccisi. L’associazione chiede al Governo italiano di vietare con urgenza gli allevamenti di animali da pelliccia.

«A pochi metri da noi migliaia di visoni attendono di essere soffocati nella camera a gas, dopo una vita trascorsa in piccole gabbie, in condizioni assolutamente non compatibili con la loro etologia. Tre proposte di Legge sono da tempo in attesa di essere calendarizzate dalle Commissioni Parlamentari ma, nonostante oltre il 90% della popolazione sia favorevole all’abolizione di questa crudele pratica, l’indifferenza delle Istituzioni anche quest’anno condanna 180.000 visoni a una morte atroce», spiegano da Essere Animali. L’Associazione ha lanciato la campagna Visoni Liberi dopo aver documentato più volte, con l’utilizzo di telecamere nascoste e di un infiltrato, le condizioni degli animali all’interno degli allevamenti italiani. Le immagini esclusive, diffuse da telegiornali e quotidiani nazionali, hanno rivelato la presenza di visoni con ferite, comportamenti stereotipati e anche cadaveri all’interno delle gabbie.

«Abolire gli allevamenti di animali da pelliccia è un percorso inevitabile in direzione di una società più rispettosa degli animali, una strada già intrapresa da diversi Paesi europei tra cui l’Olanda, quarto produttore mondiale di pelli di visone. In Italia vi sono solo poco più di 20 aziende a carattere familiare, un settore quindi assolutamente marginale dell’economia».

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