Vittore Soldo (PD) Valorizza la vittoria di Andrea Virgilio a sindaco di Cremona
Nel contempo scrive : : il mio percorso da segretario provinciale del PD Cremonese volge al termine.
Arrivati a questo punto di una giornata (molto) particolare, è giusto tirare una riga e fare un bilancio:
- un grazie di cuore e un abbraccio veramente a tutti: gli auguri, anche via social, fanno piacere perché scaldano il cuore ed è giusto prendersi del tempo per ringraziare tutti, uno per uno;
- un grazie ad Andrea Virgilio per il suo essersi messo totalmente in gioco ed essersi speso in una tornata elettorale difficile: candidarsi sindaco alla fine di un ciclo di cui hai fatto parte, è roba forte, soprattutto in una tornata in cui il traino delle elezioni europee avrebbe potuto influire molto di più, considerando il vento in poppa per la destra ed un campo, il nostro, largo, stretto o capiente quanto si vuole ma ancora lontano dal poter rappresentare l'opportuna controproposta ad un centrodestra diviso ma elettoralmente unito.
È andata bene e la cosa mi riempie di gioia perché Andrea è persona capace e sa che c'è un grande lavoro da fare per tenere insieme la Città, il territorio e le sfide che Cremona deve affrontare senza tentennamenti...E poi anche perché dal punto di vista politico ma anche umano, per me, è un fratello maggiore.
- Un grazie al PD cittadino, a Roberto Galletti per il grandissimo lavoro fatto: in un momento in cui tutti pensano che le campagne elettorali si vincono sui social, a Cremona, simpatizzanti, candidati e militanti, senza mai mollare, hanno sgambettato fino ad un momento prima delle elezioni del ballottaggio.
- Un grazie alle liste civiche che hanno accompagnato questa tornata elettorale, sia a Cremona ma soprattutto negli 86 Comuni che sono andati al voto: l'individualismo che tanti dicono essere dilagante, non ha contaminato questi cittadini che credono ancora al bene comune e all'importanza del confronto di idee.
- Un immenso grazie ai @GD della provincia di Cremona (Giovani Democratici) perché sono una fonte di entusiasmo e creatività fondamentale per costruire il nuovo campo progressista: sono nativi democratici e non si portano sulle spalle la zavorra e le tare dell'essere legati ad una storia sempre più lontana nel tempo, da non dimenticare ma ormai non più riadattabile al contesto attuale.
Molte cose non sono andate e a guardare bene i numeri si vede che c'è molto su cui lavorare: per come la vedo io bisogna ripensare completamente il campo progressista partendo dal Partito Democratico.
Da soli non si va da nessuna parte ma qualcuno dovrà pur cominciare e io comincio a dire che bisogna alzare la testa, aprire gli occhi e guardarsi bene intorno senza avere il timore o la puzza sotto il naso per confrontarsi con tutta quella gente che non si sente più rappresentata e ascoltata da nessuno, men che meno da noi.
Faccio io il primo passo: il mio percorso da segretario provinciale del PD Cremonese volge al termine. L'obbiettivo della mia riconferma dello scorso autunno era quello di accompagnare il PD a questa tornata elettorale e così ho fatto, insieme ai tanti che hanno dato una mano e insieme alla bellissima comunità politica con cui ho camminato, da segretario, per quasi sei anni.
Adesso serve pensare a quello che ci aspetta e come dico da un po', si deve costruire un progetto (anche più di uno) che riesca ad essere più inclusivo di quanto è stato sino ad oggi.
Serve aprirsi al confronto con le tante forze civiche e politiche che hanno voglia di ragionare sul futuro prossimo del nostro territorio e assicuro che di questioni di cui discutere e trovare un terreno comune di confronto, ci sono e sono coinvolgenti ed entusiasmanti.
Serve parlare con quelli che hanno deciso di non votarci e si sono manifestati pubblicamente.
Serve parlare un po' di meno e ascoltare un po' di più.
Anche perché non si può più pensare che il PD, da solo, possa rappresentare l'altra parte del mondo (politico). Anche e soprattutto guardando alla dimensione che ha raggiunto l'astensionismo: adesso si deve trovare il tempo per pensare anche ad una delle (tante) mucche nel corridoio di bersaniana memoria.
Non mi sto chiamando fuori ma sto semplicemente dicendo che serve un progetto che rigenera e allarga il più possibile il campo di cui facciamo parte: per questo nuovo progetto servono freschezza ed un po' di inconscienza e io credo di averle perse entrambe. Potrebbe trattarsi "solo" di una questione di tempo ma sento la necessità di esplicitarlo per non rischiare di perdere un'opportunità di ricambio che bisogna provare ad innescare ( e poi perché credo in un ricambio che va praticato e non subìto: quante persone vediamo, inchiodate da troppo tempo, nello stesso ruolo?!...Capisco l'utilità dell'esperienza ma poi scade anche quella).
Non scappo via, anzi, sarò ben felice di accompagnare questo slancio e difenderlo con le unghie e con i denti: questo penso di saperlo fare ancora bene e serve che qualcuno lo faccia.
“Quando soffia il vento del cambiamento, alcuni costruiscono muri, altri mulini a vento”
Credo che insieme ad Andrea, ai giovani ed ai tanti sindaci sia arrivato il momento di aprire una nuova stagione.
Vittore Soldo
Segretario Provinciale PD Cremona
25 giugno 2024